Home Cronaca Parla il padre di Ezio Di Levrano: “Mio figlio ha fatto un errore. Erano entrambi gelosi”. Il 54enne omicida è in attesa di convalida dell’arresto
Parla il padre di Ezio Di Levrano: “Mio figlio ha fatto un errore. Erano entrambi gelosi”. Il 54enne omicida è in attesa di convalida dell’arresto
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Parla il padre di Ezio Di Levrano: “Mio figlio ha fatto un errore. Erano entrambi gelosi”. Il 54enne omicida è in attesa di convalida dell’arresto

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“Gli dicevo di lasciarsi”, e ancora: “Mio figlio ha fatto un errore, glielo ho detto subito in caserma, sei un cretino, ma lui piangeva lacrime di coccodrillo”.
Sono le parole che Cosimo, il padre di Ezio Di Levrano (il 54enne di Brindisi accusato dell’omicidio della moglie brasiliana 38enne Ana Cristina Duarte Correia, avvenuto nella notte fra il 6 ed il 7 settembre davanti ai tre figli minori, nella loro abitazione a Saltara nei comuni di Colli al Metauro, nel Pesarese), ha usato nel corso di un’intervista avvenuta martedì scorso per la trasmissione “Ore 14” condotta su Rai 2 da Milo Infante.
Secondo l’uomo, che dopo aver lavorato a Brindisi si era trasferito nelle Marche per stare vicino al figlio e ai nipoti, il figlio era “innamoratissimo” della donna, ma “erano entrambi gelosi, c’erano alti e bassi”. Il papà di Ezio ha inoltre raccontato che il figlio non avrebbe mai usato violenza contro la moglie: “Non ho mai visto lividi addosso a lei, da qui a dire che la menava non è vero”. E poi su quella tragica notte, quando il genitore è stato convocato dai carabinieri del posto dopo il fermo del 54enne: “L’ho visto in caserma e gli ho detto che era un cretino e che non doveva fare quell’azione”.
Quella terribile notte sono stati i tre minori a vedere il padre scagliarsi contro la madre, al culmine di una lite violentissima. Erano state le grida di aiuto che provenivano dalla cucina a spezzare il silenzio. Poi i vicini avevano chiamato i carabinieri. Sabato pomeriggio i due figli maggiori hanno raccontato al magistrato cosa hanno visto e come hanno cercato di soccorrere la mamma in fin di vita. Ai due minori è stato anche chiesto se in passato erano stati testimoni di altri episodi di violenza nei confronti della 38enne, deceduta poco dopo le quattro all’ospedale Torrette di Ancona.
Si indaga sul movente e non si esclude che la violenza del marito sia scattata per un atto di gelosia: riteneva che la moglie avesse iniziato a frequentare un uomo del posto. Andata via di casa, la 38enne aveva trovato una stanza a Borgaccio di Saltara. Poi, il 2 settembre il 54enne aveva raccontato ai carabinieri di averne perso le tracce, ma lei aveva risposto ai militari che preferiva stare da sola e di voler portare con sé anche i figli. Quella notte, senza avvisare i militari era tornata a casa, forse per vedere i tre bambini e accertarsi che stessero bene. E’ stata la fine per lei. Il 54enne, rinchiuso nel carcere di “Villa Fastiggi” a Pesaro, è ora in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.