Home Cronaca Operazione dei carabinieri di Brindisi. Cinque arresti per associazione per delinquere: tutti i nomi
Operazione  dei carabinieri di Brindisi. Cinque arresti per associazione per delinquere: tutti i nomi
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Operazione dei carabinieri di Brindisi. Cinque arresti per associazione per delinquere: tutti i nomi

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I CARABINIERI DI BRINDISI HANNO DATO ESECUZIONE AD UN’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE EMESSA DAL G.I.P. DEL TRIBUNALE DI BRINDISI, NELL’AMBITO DI UN’INDAGINE COORDINATA DALLA LOCALE PROCURA DELLA REPUBBLICA, NEI CONFRONTI DI 5 PERSONE, RITENUTE RESPONSABILI, A VARIO TITOLO, DI “ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE” FINALIZZATA AL “RICICLAGGIO”, “ESTORSIONE”, “RICETTAZIONE”, “FURTO AGGRAVATO IN CONCORSO” E “VIOLAZIONE DELLA SORVEGLIANZA SPECIALE”.
Gli arrestati sono: Vincenzo Corsano detto “Chiavolla”, 53 anni, difeso dall’avvocato Andrea D’Agostino; Giuseppe Polito, 42 anni, difeso dall’avvocato Giuseppe Guastella; Alessio Curto, 30 anni, difeso dall’avvocata Maria Gabriella dell’Aquila; Cosimo Marangio, detto “Coco”, 54 anni, difeso dall’avvocato Livio di Noi e Salvatore Pizzolante, 35 anni, difeso dall’avvocato Livio Di Noi. Tutti di Brindisi.
L’indagine, avviata nel settembre 2022 e supportata da attività tecniche e numerosi servizi di osservazione e pedinamento, ha consentito allo stato di:
ricostruire le condotte delittuose consistenti;
nei furti su commissione e successiva rivendita dei veicoli previa alterazione dei dati identificativi del telaio, mediante l’intervento di carrozzieri compiacenti che esercitavano l’attività illegalmente;
nei furti di automezzi con successiva estorsione ai danni delle vittime (c.d. “cavallo di ritorno”);
nello smontaggio di alcuni dei veicoli rubati con la conseguente rivendita dei pezzi sul mercato illecito;
nella rivendita di oggetti prelevati illecitamente da vetture in sosta e/o da veicoli già derubati quali PC, bici elettriche, attrezzi da lavoro, effetti personali e beni di valore;
rinvenire, in numerosi casi anche in tempo reale, oltre 40 autovetture rubate ed un motociclo, restituiti ai legittimi proprietari;
individuare la presunta base logistica dell’associazione, costituita da un garage nella disponibilità del capo, promotore ed organizzazione dell’associazione per delinquere;
effettuare il sequestro di quattro autoveicoli, sui quali gli esami tecnici effettuati dalla Sezione Investigazioni Scientifiche dell’Arma dei Carabinieri hanno confermato l’alterazione dei numeri di telaio e la loro provenienza illecita;
eseguire, il 13 marzo scorso, un’altra ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di uno degli associati, ritenuto responsabile di tre furti di autoveicoli.
L’attività investigativa ha inoltre permesso di ipotizzare che l’associazione criminale fosse dotata di un rigido codice comportamentale e di un “potere sanzionatorio” espresso dal presunto capo, che giungeva anche a decretare l’estromissione dal suo circuito operativo dei soggetti ritenuti non più affidabili. L’attività investigativa ha inoltre permesso di far emergere, in un quadro di assistenza reciproca e sinergica cooperazione, gli stretti rapporti tra appartenenti al sodalizio con soggetti appartenenti ad altri gruppi attivi nel medesimo ambito criminale.
Le aree di maggior interesse operativo sono risultate il parcheggio del centro commerciale “Le Colonne” di Brindisi e il parcheggio del locale presidio ospedaliero “Perrino” (interessati da diversi furti ivi consumati), anche se le condotte criminali si sono estrinsecate in diverse ulteriori località della provincia e in tutto il territorio regionale.
Le investigazioni hanno, inoltre, documentato, purtroppo, che le vittime dei furti, in taluni casi, anziché presentare regolare denuncia alle forze di polizia, ricercassero un approccio diretto con i soggetti ritenuti inseriti nell’illecito settore dei furti d’auto, per ottenere la restituzione di quanto loro sottratto previo pagamento.
I militari operanti hanno, infine, notificato un invito a presentarsi per rendere l’interrogatorio preventivo dinanzi al G.I.P. nei confronti di ulteriori 9 indagati nell’ambito dello stesso procedimento penale.
Ovviamente gli indagati non sono da ritenersi colpevoli fino a quando la responsabilità penale non sarà accertata con sentenza irrevocabile.
Dopo l’avvenuta esecuzione dell’ordinanza cautelare, si svolgeranno gli interrogatori di garanzia degli indagati il prossimo 20 settembre.