Interrogazione D’Attis e Caroppo su investimento da 200milioni
“Un investimento ingentissimo a Brindisi, in linea con gli obiettivi energetici per il 2030, che potrebbe andare in fumo: abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare diretta ai Ministri del Made in Italy e dell’Ambiente sul progetto della società tedesca Senec. La società, come è noto, sviluppa e produce sistemi intelligenti di accumulo energetico che consentono di incrementare l’autosufficienza e la flessibilità nella gestione dell’energia. La Senec Italia aveva programmato di avviare entro la fine del 2025, nell’area industriale di Brindisi, uno stabilimento per la produzione di celle e moduli fotovoltaici da circa 1 GW di capacità, con un investimento di 200 milioni e una forza lavoro di 300 persone a regime. Numeri eloquenti che certificano l’importanza del progetto per tutto il territorio pugliese e per il Paese. Purtroppo, secondo notizie di stampa, la Senec starebbe valutando se annullare totalmente l’investimento o trasferirlo all’estero. Ciò a causa dell’incertezza normativa che discende dalle numerose modifiche alle disposizioni sui bonus edilizi e sulle norme in materia di fonti rinnovabili. Eppure, parliamo di un programma che era stato già condiviso con il ministero del Made in Italy e con la Regione Puglia per poter usufruire dei fondi PNRR. Una volta ottenuto un finanziamento a fondo perduto di 50 milioni di euro e le autorizzazioni necessarie, il progetto sarebbe stato bloccato perché ritenuto antieconomico. Ora, se vogliamo consentire la transizione energetica e allo stesso tempo contrastare la supremazia cinese, dobbiamo rassicurare gli investitori sulla volontà italiana di raggiungere gli obiettivi del Green Deal. Sullo sfondo c’è un’occasione di crescita straordinaria per Brindisi e la Puglia ed è per questo che abbiamo sollecitato il governo ad assumere iniziative utili a consolidare il percorso di realizzazione del programma”.