Home Cultura Ave Maris Stella: storia di una piccola grande festa. Stasera la veglia notturna al Villaggio pescatori, domani la processione a mare
Ave Maris Stella: storia di una piccola grande festa. Stasera la veglia notturna al Villaggio pescatori, domani la processione a mare
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Ave Maris Stella: storia di una piccola grande festa. Stasera la veglia notturna al Villaggio pescatori, domani la processione a mare

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Processione per le vie del quartiere Casale e il Villaggio pescatori: la festa della Madonna “Ave Maris Stella” entra stasera (venerdì) nel vivo con la veglia notturna e domani con la sfilata di barche che nel tardo pomeriggio percorreranno tutta l’area portuale insieme alla Vergine del Mare.
Una festa iniziata negli anni Cinquanta grazie alla funzione esercitata fino al 2023 dai frati Cappuccini e, in particolare, con il contributo degli abitanti del Villaggio pescatori che custodiscono una preziosa e indelebile memoria.
Questa sera, al tramonto, dopo l’arrivo della statua della Vergine, una veglia di preghiera sarà celebrata dal parroco don Adriano Miglietta sulla banchina principale del piccolo quartiere sul Seno di Ponente, dove le terrazze sul mare intorno alla nicchia della Madonna sono state ornate con festoni bianchi e azzurri dai residenti. La statua della Vergine (quella che si trova all’interno della parrocchia “Ave Maria Stella”), come tradizione, trascorrerà un’intera notte nella nicchia posta tra le vecchie case dei pescatori. Domani, il ritorno verso la chiesa avverrà dopo una processione a mare che partirà dalla banchina del Villaggio intorno alle 18.30.
Proprio questa “gente di mare” (prima che il 22 giugno del 1958 venisse inaugurata in via Duca degli Abruzzi la nuova chiesa) era arrivata in silenzio e alla spicciolata dal vecchio quartiere delle Sciabiche – a partire dal novembre del 1940 – per popolare un angolo desolato del porto. Al “paisiello” (come veniva chiamato il piccolo quartiere, prima che diventasse Casale) con le case per i pescatori nasceva “l’edilizia economica popolare”. Era il tempo che vedeva in corso la Seconda guerra mondiale e, nonostante i disagi e la povertà che affliggeva tanti brindisini, in questa zona posta di fronte alla città nasceva nel tempo una festa che ha coinvolto tantissime generazioni di pescatori e fedeli in arrivo da ogni angolo della provincia.
Dopo la nascita della parrocchia, le prime processioni verso il Villaggio si effettuavano anche sul lungomare che dal piccolo borgo conduce al Monumento al marinaio. Ma anche la veglia notturna era diversa in assenza della nicchia: a turno, di anno in anno, veniva effettuata sotto le verande di casa di alcune famiglie di pescatori.
Qui veniva infatti collegata la statua della Madonna, ed anche il clima di festa era diverso, grazie al lavoro che veniva organizzato dalle mogli di quei pescatori che hanno fatto la storia di questo piccolo quartiere. Il tempo ha poi un po’ cambiato certe abitudini che oggi, in particolare, accompagnano la veglia notturna della Madonna: tra gli anni ’60 e ’80 l’afflusso di gente che rimaneva raccolta intorno alla statua fino al mattino era di sicuro molto più massiccia.
Nel 1949, fu l’arcivescovo Francesco de Filippis ad affidare ai frati Cappuccini padre Terenzio e padre Andrea la parrocchia “Ave Maris Stella”. Un fantastico sodalizio portato avanti per fino all’anno scorso per ben 74 anni.