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Dati confortanti per il turismo brindisino: in Puglia prenotate l’80% delle camere in questo periodo
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Dati confortanti per il turismo brindisino: in Puglia prenotate l’80% delle camere in questo periodo

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“In Puglia l’80% delle camere prenotate per questo periodo”
Dati confortanti per il turismo brindisino per i mesi di luglio e agosto. L’estate è entrata nel vivo e il primo vero esodo estivo, che è coinciso con l’ultimo week end di luglio, è stato molto positivo per le strutture ricettive pugliesi e, in particolare, per quelle del territorio brindisino. Secondo le stime di Assoturismo Confesercenti, elaborate dal Centro Studi Turistici di Firenze (CST), nelle strutture ricettive ufficiali sono state prenotate 8 camere su 10 disponibili, con la saturazione dell’offerta ricettiva disponibile online sui principali portali delle “Online Travel Agency”.
La tendenze rilevata nelle settimane precedenti sarà confermata anche nel mese di agosto, tenendo fede alle aspettative delle imprese del settore, con la domanda straniera che, in particolare, ha fatto registrare picchi altissimi di presenze Le alte temperature, tuttavia, potrebbero stimolare anche la domanda dei turisti italiani nel mese di agosto, sebbene con andamenti differenziati, visto che l’afa scoraggia le presenze nelle città e nelle metropoli, premiando le località più fresche.
“Non sorprende quindi che in Puglia – dichiara Enzo Di Roma, presidente di Assohotel Confesercenti Brindisi – si viaggi a tre velocita. Sold out nella Puglia centrale, situata strategicamente tra i due aeroporti principali, con il 100% delle camere prenotate. Poi segue il Salento attestandosi al 75% delle prenotazioni a causa di scelte politiche non adeguate, mentre il Gargano fa registrare il 60% delle camere occupate, principalmente per carenza di adeguato marketing comunicativo.
Questi dati comunque confermano non solo la buona performance della filiera turistica, ma anche come il comparto possa essere ancora traino di sviluppo per l’economia tutta. Tuttavia, occorre porre attenzione al rallentamento della domanda interna influenzata dalla perdita di potere d’acquisto e risparmio delle famiglie. Inoltre, il cambiamento climatico pesa sui flussi turistici,in particolare nelle città d’arte che subiscono gli effetti negativi del clima torrido”.