“Atterrate a Brindisi! No, proseguiamo per Roma”. Momenti di paura sul volo Corfù-Londra della Easyjet con a bordo 175 passeggeri: due feriti
Atterraggio d’emergenza a Roma per il volo Corfù-Londra dello scorso 19 agosto a causa di una forte turbolenza che lo ha investito appena entrato nello spazio aereo italiano e poco lontano dall’aeroporto del Salento di Brindisi. Erano da poco passate le 13, quando l’Airbus A320 della compagnia Easyjet, con 175 passeggeri a bordo, ha incontrato un’improvvisa perturbazione mentre si trovava ad oltre 8mila metri di quota. A farne le spese sono stati due assistenti di volo, feritesi a causa degli scossoni e dei vuoti d’aria. Il comandante ha così scelto di effettuare un atterraggio d’emergenza all’aeroporto di Fiumicino. I due assistenti sono stati ricoverate per curare le contusioni riportate durante il viaggio. Le loro ferite non erano gravi. I passeggeri, invece, quasi tutti inglesi, sono stati assistiti dal personale dell’aeroporto e dal personale del pronto intervento, facendo poi rientro in Inghilterra con un altro volo.
L’apertura di un’indagine, su quanto accaduto, vede ora gli investigatori cercare di chiarire perché i piloti hanno deciso di dirottare a Roma e non verso Bari o Brindisi, aeroporti più vicini. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha classificato l’evento come un incidente e ha aperto quindi un’indagine per accertare le responsabilità e capire se si sia trattato di un evento improvviso oppure visibile sui radar meteo di bordo.
La compagnia aerea Easyjet ha poi diffuso una nota per spiegare quanto accaduto: “Il volo del 19 agosto ha subito una turbolenza che purtroppo ha ferito due membri dell’equipaggio di cabina. Di conseguenza, il capitano ha deciso di deviare il volo verso Roma, dove gli assistenti di volo hanno ricevuto assistenza medica. La sicurezza e il benessere dei nostri clienti e dell’equipaggio sono la massima priorità di EasyJet e i nostri piloti sono addestrati a gestire le turbolenze”.