Home Cronaca Padri separati e in difficoltà a Brindisi: un boom di visualizzazioni dopo la notizia del nostro giornale. Ecco dove nasce l’alloggio che potrà ospitare anche i figli
Padri separati e in difficoltà a Brindisi: un boom di visualizzazioni dopo la notizia del nostro giornale. Ecco dove nasce l’alloggio che potrà ospitare anche i figli
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Padri separati e in difficoltà a Brindisi: un boom di visualizzazioni dopo la notizia del nostro giornale. Ecco dove nasce l’alloggio che potrà ospitare anche i figli

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In seguito a tantissimi commenti, condivisioni, apprezzamenti e telefonate arrivate al nostro giornale in seguito all’articolo “Separati e costretti alla “fame”. I mariti in difficoltà avranno un alloggio a Brindisi”, in cui si parlava di mariti separati e in difficoltà economiche che avranno un alloggio in una palazzina del quartiere Casale (dove in questo momento ci sono lavori in corso), ampliamo la notizia riportata con alcuni elementi richiesti da diversi lettori.
La ristrutturazione riguarda un immobile (in foto) sito in via Ancona, angolo via Benedetto Brin (poco lontano dallo stadio “Fanuzzi”) e diventerà una residenza per padri separati denominata “Ritorno a Itaca”. L’intervento, finanziato dall’Unione Europa con risorse Next Generation EU (100%), riguarda la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie per un importo totale di 330mila euro, prevede la realizzazione di una struttura dedicata all’accoglienza temporanea dei padri separati o divorziati in difficoltà, favorendo il rapporto genitoriale e offrendo un sostegno temporaneo all’esigenza di un’abitazione a costo accessibile, in un ambiente dignitoso e adatto ad accogliere e ospitare i figli.
Nella casa accoglienza di progetto, si potranno ospitare fino a 3 adulti (padri separati), in camere letto organizzate per accogliere periodicamente i figli, complete di servizi igienici, e spazi destinati ad uso comune per i momenti di convivialità come mensa ed altri spazi per attività sociali
Era stata la vecchia amministrazione comunale ad aggiudicarsi un milione e 50mila euro per tre progetti candidati all’avviso pubblico dell’Agenzia per la Coesione territoriale per la Valorizzazione di beni confiscati alla mafia nell’ambito dell’iniziativa denominata Next Generation Eu con fondi del Pnrr.