Home Cronaca La droga a Mesagne passava sui social e finiva in piazza: 5 in carcere, 9 ai domiciliari. Il “dottore” era lo spacciatore, la “medicina” la sostanza scelta
La droga a Mesagne passava sui social e finiva in piazza: 5 in carcere, 9 ai domiciliari.  Il “dottore” era lo spacciatore, la “medicina” la sostanza scelta
0

La droga a Mesagne passava sui social e finiva in piazza: 5 in carcere, 9 ai domiciliari. Il “dottore” era lo spacciatore, la “medicina” la sostanza scelta

0

È stata un’aggressione avvenuta nel settembre 2022 a dare origine all’attività di indagine dei poliziotti del commissariato di Mesagne partita dal centro storico cittadino, fulcro della movida dell’intera provincia brindisina, e poi estesasi al territorio circostante, che ha portato all’esecuzione dell’ordinanza di 17 misure cautelari.
Visionando i filmati della videosorveglianza, gli investigatori si sono resi conto che ad essere aggredito era stato proprio uno degli indagati nei pressi di un’attività commerciale, considerata uno dei punti di riferimento per l’acquisto di droga, prevalentemente cocaina.
Da qui sono partite le indagini che hanno evidenziato come l’esercizio commerciale era la base per la compravendita ed addirittura per il consumo delle sostanze stupefacenti dei giovani mesagnesi e di quelli dei comuni vicini.
Gli agenti hanno rivolto in particolare le loro attenzioni a un noto pregiudicato che, insieme ai suoi complici, si era reso responsabile di due gravissime aggressioni, avvenute in pubblico, con l’utilizzo in una di queste di una pistola come oggetto contundente.
Per tentare di eludere i controlli gli indagati si scambiavano messaggi dalle più note piattaforme social, utilizzando parole chiavi come “sigarette”, “carica batteria”, “medicina” per indicare il tipo di sostanza, oppure “il dottore” per indicare uno o l’altro spacciatore, ma l’attività di osservazione, gli appostamenti e i pedinamenti messi in atto dai poliziotti sono stati essenziali per portare alla luce la fitta rete di scambio messa in atto.
L’operazione è stata effettuata in collaborazione dei colleghi della Squadra mobile brindisina, del commissariato di Ostuni (Br), del Reparto prevenzione crimine Puglia e dei cinofili dell’Ufficio polizia di frontiera di Brindisi.
Delle 17 persone sottoposte a misure, 5 sono finite in carcere, 9 agli arresti domiciliari e 3 sottoposti al divieto di dimora.