Grecia, Albania, Montenegro: fuga dal Salento. Pugliesi in vacanza lungo le coste balcaniche o del Peloponneso. E da noi? Solo italiani del Nord e stranieri. Qualcuno se n’è accorto?

di Salvatore MORELLI
E’ davvero pazzesco come negli ultimi anni il trend delle vacanze per i pugliesi abbia cambiato i gusti di stare al mare. Supportato dalla “favola” degli ombrelloni e dei lettini a prezzi non certo competitivi per famiglie monoreddito o con stipendi da “fame”. Così, mentre hotel, lidi, ristoranti, bar, pub e gelaterie sono ancora alla ricerca di personale (e dove a volte i prezzi di listino subiscono impennate e lamentele da Costa Smeralda), accade sempre più di cercare altrove “paradisi” dove una giornata al mare, food e pernottamento, abbiano costi non certo impossibili. Ne sanno qualcosa i siti on line per la prenotazione di alloggi, o le note compagnie aeree low cost (con viaggi in partenza da Bari e Brindisi a prezzi stracciati) e le agenzie marittime, dove la ricerca di “una vacanza diversa” ha da qualche anno un unico indirizzo: le vicine spiagge della Grecia, dell’Albania e del Montenegro.
Insieme a un “mare” di denaro pugliese che scivola in luoghi turistici come per esempio Parga o Nidri (Lefkada), in Grecia, dove non è difficile incontrare – tra luglio e agosto – sulla spiagge di Valtos o Porto Katsiki facce di amici o conoscenti: tutti in fuga e con incontri che avvengono già a bordo dell’unica compagnia dei traghetti che da Brindisi fa scalo a Igoumenitsa. Stessa cosa per chi sceglie l’Albania, con Valona e la spiaggia di Dhermi o il Montenegro di Budva, con il paradiso sabbioso di Jaz. Ma non solo, perché il torpedone dei pugliesi te lo ritrovi anche in pieno Peloponneso, verso quasi l’impossibile: come sulla magica e minuscola isola di Elafonisos.
Insomma una vera controtendenza dove ad incantare chi da sempre vive tra scogliere e lidi sabbiosi immersi tra Adriatico e Ionio (soprattutto di commercio) sono a volte gli arrivi dei Vip. Certo, una “bagliore” che forse non basta a mettere in chiaro un percorso che oltre a durare solo una manciata di giorni (con il solito pienone che va dalla metà di luglio alla settimana dopo il Ferragosto) ha messo in atto un’emorragia che lentamente sta cambiando radicalmente il modo di fare vacanza nel Salento. Qualcuno se n’è accorto?