Home Cronaca Chiuso per 7 giorni Lido Risorgimento dopo la sparatoria dello scorso 22 giugno: la lite era iniziata all’interno
Chiuso per 7 giorni Lido Risorgimento dopo la sparatoria dello scorso 22 giugno: la lite era iniziata all’interno
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Chiuso per 7 giorni Lido Risorgimento dopo la sparatoria dello scorso 22 giugno: la lite era iniziata all’interno

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La Polizia di Stato, a seguito di una comunicazione trasmessa dalla Squadra Mobile e della conseguente attività istruttoria effettuata dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Brindisi, il Questore della provincia di Brindisi, Giampiero Lionetti, ha emesso per motivi di ordine e sicurezza pubblica, il provvedimento di sospensione per 7 giorni della licenza per l’esercizio dell’attività di gestione di uno stabilimento balneare con annessa somministrazione di alimenti e bevande ubicato sul litorale brindisino.
L’origine del provvedimento risale alla mattina del 22.06.2024 quando vennero esplosi dei colpi d’arma da fuoco nei pressi di uno stabilimento balneare.
L’attività investigativa consentiva di identificare le persone coinvolte e la dinamica dei fatti che erano iniziati all’interno dello stesso per poi protrarsi al suo esterno sulla pubblica via a quell’ora particolarmente frequentata anche da famiglie.
L’istruttoria compiuta dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Brindisi ha evidenziato il grave allarme sociale costituito dalla presenza all’interno dello stabilimento balneare di persone pericolose ed armate.
Pertanto, si è proceduto a sanzionare la condotta del gestore e dei soci dell’esercizio pubblico per aver consentito all’interno del locale la presenza di persone pericolose per l’ordine pubblico e la commissione di reati.
Quel giorno, a fronteggiarsi all’ingresso dello stabilimento Lido Risorgimento, nei pressi della guardiania, erano state due persone che, dopo la comparsa di un’arma, avevano fatto il vuoto intorno a loro. L’esplosione di più colpi di pistola aveva infine portato al ferimento di due brindisini, entrambi centrati all’altezza di una coscia. La zona del ferimento era stata poi chiusa al pubblico, non permettendo a nessuno di entrare nella zona della sparatoria.
Dopo gli accertamenti in ospedale, uno dei due feriti, un 43enne, era stato dimesso con una prognosi di 30 giorni mentre l’altro ferito, un 61enne, era stato ricoverato in Ortopedia e sottoposto a un intervento chirurgico.