Un potente ordigno “scuote” nella notte le case del Villaggio pescatori, una “terra di nessuno”. Tanta la paura per i residenti e controlli zero
Ore 4, tra sabato e domenica, giù alla scalinata (lungo il piazzale posto sul Seno di Ponente) ci sono 5 macchine ferme. Una sosta di giovani che avviene ogni notte al Villaggio pescatori insieme a un via vai di auto che continua sistematicamente fino all’alba nel corso dell’estate. L’altra notte, in particolare, c’era un ragazzo che urlava a squarciagola (forse preso dai fumi dell’alcol, forse da altro, chissà) poi lo scoppio di un potente ordigno (alle 4) che ha fatto sobbalzare dal letto diverse persone, scese poi lungo le terrazze per sincerarsi dell’accaduto. L’esplosione della bomba carta, di tipo artigianale e ad alto contenuto di materiale pirico, è solo l’ultima “cretinata” di un gruppo di ragazzi che spesso ti ritrovi in piena notte anche lungo le porte di casa a fare i propri “bisogni fisici”. Come spesso denunciato dai residenti. Una storia, insieme a quella degli schiamazzi, che non trova soluzione anche per gli scarsi controlli delle forze dell’ordine. In quest’angolo meraviglioso della città vige infatti vivere in una “terra di nessuno”. Eppure, a pochi passi c’è il Comando navale della Guardia di finanza e non sarebbe difficile scoprire la banda che l’altra notte è poi scappata via dopo l’esplosione. Si tratta di cinque auto che sono partite tutt’insieme a razzo (alle 4) e finite nelle telecamere di videosorveglianza della zona nel percorso che conduce a via Santa Maria del Casale e da qui verso Primo Longobardo. Quindi?