Confini “blindati” per arrivare in Italia e soprattutto se la destinazione finale sarà la Puglia e la zona del Brindisino, ormai in allerta in vista del Vertice di Borgo Egnazia. In Ossola, al confine con la Svizzera, sono già arrivati diversi militari che opereranno lungo il valico di frontiera con l’Italia. Una decisione che sarà applicata lungo tutti i confini nazionali in previsione del G7 che si terrà dal 13 al 15 giugno. I militari arrivati in provincia del Verbano-Cusio-Ossola saranno di supporto alla polizia di frontiera di Domodossola per il controllo di treni e valichi stradali. Una sospensione che riguarderà anche porti e aeroporti.
Il G7, il gruppo intergovernativo informale che riunisce le principali sette economie dei paesi avanzati: Italia, Francia, Germania, Giappone, Canada, Regno Unito e Stati Uniti, vedrà quindi sospendere momentaneamente gli accordi Schengen che permettono la libera circolazione tra i Paesi europei.
Il trattato di Schengen consente la libera circolazione in Europa ed è stato firmato nel 1985. I Paesi che aderiscono sono 27, ma possono temporaneamente ripristinare i controlli alle frontiere interne. Dal 2006 è successo un centinaio di volte. Si tratta di sospensioni temporanee che i diversi Paesi possono decidere in caso di minaccia per l’ordine pubblico o per la sicurezza nazionale.
Sospendere Schengen temporaneamente, come spiega l’articolo 25 del codice, è nelle facoltà di un Paese “in caso di minaccia grave per l’ordine pubblico o la sicurezza interna di uno Stato membro”. Si può, si legge, “in via eccezionale ripristinare il controllo di frontiera in tutte le parti o in parti specifiche delle sue frontiere interne per un periodo limitato della durata massima di trenta giorni o per la durata prevedibile della minaccia grave se questa supera i trenta giorni”.
Per “circostanze eccezionali”, poi, al massimo si può arrivare a una proroga di due anni.