BRINDISI – Chiunque abbia fatto un salto in questi ultimi giorni nei pressi del big market della Commenda, avrà sicuramente visto che il camion parcheggiato sul piazzale, gestito da Antonio Musarò, era chiuso per lutto con un manifesto che annunciava la scomparsa di Donato Musarò, storico commerciante che da ben quarant’anni portava avanti la sua attività su strada con il suo camioncino inseparabile e la sua allegria.
Donato, padre di 7 figli, è ricordato per essere stato il primo “paninaro” di Brindisi in viale Regina Margherita negli anni 80’ quando arrostiva i c.d. turcinieddi con le treccine di Gullit attaccate al capo, essendo lui uno sfegatato tifoso milanista. Vecchi tempi e ricordi che i più grandi dei lettori sicuramente ricorderanno.
Ma Donato non era solo questo, perché nel corso degli anni aveva diversificato la propria attività e regalato tanta felicità a bambini grazie alla vendita di fuochi pirotecnici, alle calze della Befana e alle uova di Pasqua fino ad omaggiare anche il gentil sesso con la vendita di fiori e rose in occasione della festa della mamma. Il tutto sempre con il suo baffetto ineguagliabile, il sorriso e la passione – mai nascosta – per Vasco Rossi, che lo aveva portato ad essere soprannominato da molti “nonno Vasco53”.
Donato lascia la famiglia molto giovane, a soli 70 anni, anche se già da tempo l’attività viene portata avanti dal figlio Antonio, anch’egli sempre sorridente e disponibile con tutti i clienti che si affacciano nel quartiere Commenda di Brindisi, nonché super tifoso del football Brindisi.
Sorriso che, purtroppo, Antonio in questo momento non può mostrare per aver perso troppo presto un papà unico nel suo genere al quale è giusto dedicare questo piccolo omaggio, per far sì che un pezzo di storia della nostra città non sia dimenticato.
Siamo però certi che Donato non sarà mai dimenticato, com’è giusto che sia, perché resterà nel ricordo di tutti coloro che lo hanno visto o ci hanno parlato in questi lunghi decenni nei quali il suo baffetto ha fatto compagnia e regalato sorrisi a grandi e piccini.
LUIGI RUBINO