Alla biblioteca di Brindisi progetto pilota per il contrasto alla povertà culturale ed educativa
BRINDISI – Mediaporto di Brindisi, struttura gestita da Santa Teresa S.p.A. e che trova sede nei locali di quella che fu la biblioteca provinciale ora completamente rinnovata, ha presentato alla stampa la propria mission e il suo primo programma culturale “d’avvio”. Il nuovo presidio culturale si candida a centro d’eccellenza nel meridione d’Italia per la sperimentazione di nuovi modelli per il contrasto alla povertà culturale ed educativa.
Un progetto di ampio respiro, probabilmente il primo così ambizioso nel territorio regionale, che affonda le origini nel progetto Community Library: la più grande azione di Regione Puglia che in questi anni ha permesso il rilancio dell’intero sistema bibliotecario pugliese. A Brindisi il progetto di rinnovo e rilancio, firmato allora dall’arch. Simonetta Dellomonaco e risultato poi vincitore, ha portato all’apertura nella scorsa estate di uno spazio completamente nuovo per la provincia: un centro moderno, tecnologico e open source dedicato in primis alle nuove generazioni ma anche all’intera cittadinanza con una grande vocazione alla sperimentazione di nuovi modelli culturali in dialogo con le arti, il cinema, i nuovi media, il territorio stesso.
Fin dall’apertura del nuovo spazio Santa Teresa S.p.A. ha accolto la sfida di gestire la Struttura, anche nell’ambito di un rilancio significativo dell’importante realtà aziendale (l’occasione è stata propizia per presentare alla Stampa il nuovo logo), che già in diversi siti sta operando come Impresa culturale in Puglia. In dialogo con Regione Puglia, Provincia di Brindisi e Poli Biblio-Museali, l’Azienda con a capo l’on. Giovanni Luca Aresta, intende ora rilanciare la propria azione con nuovi servizi e con un programma di alto profilo culturale, sociale e istituzionale, che è stato presentato nella mattina di lunedì ed è frutto della designazione da parte di Santa Teresa S.p.A. della figura professionale di un Consulente per lo sviluppo del nuovo Mediaporto. Una scelta che al termine di una procedura di evidenza pubblica è ricaduta su Luigi D’Elia, autore, attore pluripremiato e operatore culturale a tutto tondo, originario proprio di Brindisi e che da anni opera su scala internazionale nell’ambito del teatro di narrazione, la ricerca sui nuovi linguaggi del teatro, per le giovani generazioni e non, e in generale sulla sperimentazione di progetti culturali integrati che in questi anni hanno segnato molte delle buone partiche del territorio pugliese.
QUESTO MARE E’ PIENO DI VOCI è il titolo scelto da D’Elia per questa prima fase di avvio, che a partire dalla creazione di un Osservatorio di ricerca per il contrasto alla povertà culturale ed educativa mediante i linguaggi della narrazione e delle arti, traccia già un primissimo viaggio che attraversa l’Adriatico, le voci del mare e dei libri, il mondo nuovo dei ragazzi, sempre attento al benessere “culturale” del territorio in una visione biologica, ecosistemica, del fare, creare e fruire della narrazione e delle storie. Con qualsiasi linguaggio e forma esse arrivino.
A partire quindi dal convegno di presentazione del lavoro dell’Osservatorio che avrà luogo il 20 marzo e che sarà un’esperienza pilota per l’intero sistema regionale, prenderà il via un programma tra incontri, formazioni, performance dal vivo, libri e presentazioni, che farà sì che il Mediaporto diventi “porto della parola” e del suo potere trasformativo affacciato sul mare Adriatico, aperto al Mediterraneo, proteso al futuro che dal mare prende le rotte della sua ricerca sempre indirizzata allo scambio, l’incontro, il viaggio, la scoperta del nuovo.
Sono intervenuti all’incontro con la Stampa:
Toni Matarrelli – Presidente Provincia di Brindisi, Emilia Mannozzi – Direttrice Polo Biblio-Museale di Brindisi, Giovanni Luca Aresta – Amministratore Unico di Santa Teresa S.p.A., Rosalia Fumarola – consigliera provinciale con delega alla cultura, Luigi D’Elia – Consulente per lo sviluppo del Mediaporto.
DICHIARAZIONI:
“Con la riapertura della biblioteca – ha affermato il Presidente della Provincia Matarrelli – il territorio provinciale si è finalmente riappropriato di uno spazio fondamentale e adesso, grazie alla creazione di questo osservatorio di ricerca per il contrasto alla povertà culturale ed educativa, diventerà anche un punto di riferimento per l’intera regione. La riapertura, avvenuta la scorsa estate con una struttura nuova e tecnologicamente avanzata, rappresentata ad oggi uno spiraglio di luce per le giovani generazioni che hanno finalmente un luogo in cui sperimentare progetti culturali in dialogo con le arti, il cinema, i nuovi media. Sono certo che nei prossimi mesi verrà fatto un ottimo lavoro visto che grandi professionalità in campo”.
“Un rebranding a cui Santa Teresa S.p.A. non può sottrarsi, un radicale cambiamento che interessa tutti i settori a partire dalla Cultura – ha dichiarato l’on. Aresta. Una strategia dinamica di impresa che esprime oggi più che mai il desiderio della Società in house della Provincia di Brindisi di rinnovarsi per seguire richieste sempre più professionalizzanti e competitive. In questi primi mesi dal mio insediamento, attraverso un lavoro straordinario svolto con grande determinazione e in sinergia, non solo abbiamo tenuto salda la Partecipata ma le abbiamo conferito rilancio, ne abbiamo resa chiara la missione di interesse pubblico per il cittadino e abbiamo creato un sistema compatto e controllato a servizio di cittadini e Amministrazione pubblica. Un processo di miglioramento continuo, che ora prosegue ancora con più slancio”.
“Il nuovo concept di “MediaPorto” – ha affermato la direttrice Mannozzi – vuole essere uno spazio culturale perfettamente integrato nel tessuto urbano della città: una “Biblioteca” con spazi dedicati allo studio e alla lettura, ma anche molto di più, un “Porto” per attività con Associazioni, coworking, sviluppo di start-up, cinema e teatro. Il dialogo costante Polo Biblio Museale di Brindisi – Società Santa Teresa S.p.A. favorirà la mission del MediaPorto e potenzierà le nuove esperienze progettuali, coniugando proposte culturali pubblico/privato, con le potenzialità e peculiarità del territorio”.
“Desidero innanzitutto ringraziare le agenzie, le persone, le istituzioni che hanno confidato in me la loro fiducia – dichiara infine Luigi D’Elia – È un progetto che nasce da bisogni e necessità del territorio ma anche dal desiderio forte di provare ad allargare un orizzonte nuovo a Brindisi, in dialogo con esperienze nazionali e capace di attivare una riflessione profonda sul respiro che lega esperienza culturale, esseri umani, ambiente naturale e tutte le “forze” che fanno sì che la cultura diventi fruibile, respirabile, assimilabile, come l’aria che si respira, l’acqua che si beve. E qui che la sfida diventa grande. Ci proveremo. Lo farò da uomo di teatro e delle storie”.