BRINDISI – Suscita preoccupazione la notizia che il Consiglio di Stato, con una recente sentenza, ha annullato una delibera della ARERA (Agenzia di Regolazione per l’Energia, le Reti e l’Ambiente) con cui si calmieravano le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti in impianti di proprietà dei privati.
Il rischio adesso è che i Comuni si trovino costretti ad aumentare la TARI con un incremento che potrebbe arrivare sino al 50%.
Tanto risulta confermato da una lettera inviata dall’AGER (l’Agenzia regionale per la Gestione dei Rifiuti) inviata a tutti i Sindaci della Puglia.
La stessa AGER che in un recente incontro presso la Regione Puglia ha dichiarato che non spetterà più a lei la realizzazione e la gestione degli impianti di trattamento dei rifiuti previsti nella città di Brindisi ma ad una costituenda società tra l’Acquedotto Pugliese ed ASECO.
Specificando che con ogni probabilità le somme stanziate per realizzare nella nostra città un impianto di REMAT e di compostaggio con la produzione di biogas non saranno più sufficienti, visti i ritardi accumulati.
Tanto conferma la scelleratezza di affidare ad Ager la realizzazione e gestione di questi impianti compiuta dalla precedente Amministrazione.
E’ appena il caso di ricordare che proprio gli alti costi di trattamento dei rifiuti incidono pesantemente sulla TARI pagata dai cittadini brindisini.
E che gli stessi impianti, se realizzati e gestiti dalla Amministrazione Comunale, farebbero diventare il trattamento dei rifiuti non più una voce di costo ma una fonte di ricavo per le casse dell’Ente.
Resta quindi confermato il sospetto che la Regione Puglia ritardi deliberatamente la realizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti a titolarità pubblica per favorire gli enormi interessi dei privati in questo settore.
Occorre adesso una azione forte della Amministrazione per verificare la possibilità di riappropriarsi della potestà di realizzare e gestire gli impianti finanziati per la città di Brindisi presso cui avrebbero dovuto trovare occupazione, è bene ricordarlo, gli ex dipendenti della ditta NUBILE privi di lavoro da tempo immemorabile e sempre in attesa che vengano rispettate le promosse ricevute dalla Regione Puglia di una loro ricollocazione presso i nuovi impianti.
LA SEGRETERIA CITTADINA
IL GRUPPO CONSILIARE PRI