BRINDISI – I risultati dell’attività svolta nell’ultimo anno dalle Polizie Locali sono stati resi noti stamattina, in occasione della celebrazione di San Sebastiano che si è svolta presso la Cattedrale di Brindisi. Oltre 159mila sanzioni emesse nell’intera provincia, formazione costante per gli agenti e presenza sul territorio sono alcuni degli obiettivi raggiunti nel 2023, come ha sottolineato Antonio Orefice, Comandante della Polizia Locale del capoluogo e presidente del Comitato delle Polizie Locali della Provincia di Brindisi, il quale ha lanciato ai cittadini anche un accorato appello alla collaborazione: “La partecipazione attiva e responsabile dei singoli, ci ha permesso di essere ancor più efficaci e auspico che questo rapporto di precipua collaborazione possa diventare sempre più stretto ed utile. Le occasioni di crescita e la volontà di lavorare insieme, fianco a fianco, ci permetteranno di rendere consuetudine il rispetto degli spazi comuni e l’attenzione alla cura e al decoro delle aree urbane”.
A suggello dell’attività interforze che viene svolta quotidianamente e grazie al livello di professionalità raggiunto dagli agenti in servizio, è stata firmata la convenzione con la Procura della Repubblica per rinnovare l’impegno del Nucleo di Polizia Giudiziaria, composto da operatori di Polizia Locale.
Di seguito il discorso integrale del Comandante Orefice.
“Saluto e ringrazio le Autorità intervenute, le Signore e i Signori tutti.
Dal governo nazionale è pervenuto, nello scorso novembre, lo schema di disegno di legge inerente la riforma della polizia locale: si prefigura, in sostanza, una presa d’atto di quanto già viene espletato quotidianamente sul territorio, conseguenza di esigenze organizzative, sociali e amministrative che hanno sopravanzato l’ordinamento vigente.
A modesto parere del sottoscritto, pur lasciando invariato l’attuale assetto ordinamentale, il principale problema è costituito dalla carenza degli organici: qualunque riforma non comporterà mai un miglioramento del rendimento dei servizi se strutturalmente si opera, mediamente, con meno della metà del personale di cui si dovrebbe disporre. Emblematico, a tal uopo, appare il recente Censimento generale del personale in servizio presso gli enti locali curato dal Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno, laddove emerge – solo per citare qualche dato – come le Polizie Locali in Italia nell’ultimo anno abbiano perso oltre 2.500 unità e oltre 10.000 nell’ultimo decennio, attestandosi dai 60.000 operatori del 2011 agli attuali 49.967. Nonostante tale depauperamento numerico, gli organismi di polizia locale conseguono indici di produttività estremamente elevati.
Restiamo in attesa che le rinnovate esigenze trovino sbocco in atti normativi adeguati, che diano dignità e limitino il discrimen nei confronti di una categoria che, normativamente e di fatto, da un lato viene sempre più impiegata in attività molto simili a quelle delle polizie a competenza generale, operando spesso al fianco di queste, ma dall’altro continua in modo iniquo a non vedersi riconosciute analoghe tutele e garanzie, pur nella ribadita e imprescindibile dualità tra Comparto Sicurezza e Comparto Enti Locali, cui le Polizie Locali appartengono.
La Regione Puglia ha garantito, nell’anno appena trascorso, la prosecuzione di corsi formativi per ispettori e operatori neoassunti: un po’ poco rispetto agli obiettivi che l’istituzione della Scuola si prefiggeva di raggiungere, in primis la realizzazione dell’auspicata uniformità di buone pratiche, costringendo ancora i singoli Corpi a basarsi sulla buona volontà e le proprie capacità, in assenza di un più strutturato apporto strumentale e tecnico professionale.
Continua efficacemente la sua opera a favore della categoria, invece, il Comitato delle Polizie Locali della Provincia di Brindisi, che garantisce un aggiornamento costante agli operatori (e non solo) provenienti da tutta la Regione. Lo stesso Comitato – i cui componenti ringrazio per lo spirito di coesione, palesato anche in questa occasione – dà prova concreta della sinergia che scaturisce dalla collaborazione: solo per citare alcuni esempi, si pensi al protocollo relativo alle procedure da applicare nel caso di sinistri stradali imputabili ad abuso di sostanze alcoliche o psicotrope o alla concreta compartecipazione delle Polizie Locali alle sempre più frequenti attività interforze, esempio tangibile della sicurezza integrata finalizzata alla sicurezza urbana o, ancora, alla costituzione di un nucleo di polizia giudiziaria composto da operatori di polizia locale alle dirette dipendenze della Procura della Repubblica, a dimostrazione del livello di affidabilità e professionalità raggiunto, in particolare nelle materie che precipuamente ci occupano, come l’infortunistica stradale, i reati ambientali ed edilizi, nonché l’odioso fenomeno delle occupazioni abusive di alloggi pubblici. A tal proposito, per avere un’idea quantitativa delle attività svolte, mi limito a comunicare che sono stati rilevati dalle Polizie locali di questa Provincia n. 2.142 sinistri durante l’anno appena trascorso, n. 9 dei quali mortali, ed accertate complessivamente n. 159.345 violazioni in materia di circolazione stradale.
Sicuramente ci sono ambiti nei quali migliorare: innanzi tutto nel controllo del territorio, dove, soprattutto a causa della carenza di organici, non esplicitiamo al meglio la connaturata storica funzione di polizia di prossimità, con il rischio di aumentare il divario tra cittadini e istituzioni; il dialogo con la cittadinanza costituisce un elemento essenziale, un punto di forza concreto nelle attività di prevenzione.
Mi sia consentito ringraziare l’Amministrazione comunale di Brindisi, in particolare nella persona del Sindaco Marchionna, che nonostante le insormontabili difficoltà finanziarie e di organico, è impegnata – nel proseguire il percorso di legalità finora tracciato – nella ricerca di soluzioni che dovranno necessariamente tenere conto delle esigenze della Comunità, nonché nell’indifferibilità degli investimenti sulle risorse umane.
Da ultimo, nel rivolgermi ai Collaboratori del Corpo di Brindisi, riprendo la metafora del presidente Mattarella nell’ultima Assemblea ANCI, che ha parlato dei “Comuni che intervengono come pronto soccorso, dove occorre decidere in fretta, senza conoscere le risorse di cui si dispone”: ecco, noi interveniamo spesso in urgenza, magari con la certezza di non avere risorse umane e strumentali adeguate, ma con la consapevolezza – all’esterno, magari, non sempre riconosciuta – di svolgere un lavoro complesso per la comunità, lavoro da cui scaturisce la fiducia (o meno) dei cittadini verso le istituzioni. Non dimentichiamo che i Comuni sono i primi luoghi, quelli più prossimi al cittadino, dove si esercita la democrazia e, con essa, si realizza la legalità. Il nostro ruolo – che è più appropriato definire missione – si esplica proprio in quell’avamposto, che richiede, oltre alla preparazione tecnica, un imprescindibile senso di responsabilità, altruismo, abnegazione, umiltà, coesione, anche orgoglio: tutti ambiti nei quali possiamo e dobbiamo migliorare, come categoria e come persone.
Viva San Sebastiano, viva le Polizie Locali!”