BRINDISI – Il Brindisi è vivo, oggi come non mai.
A dispetto dello scetticismo generale la squadra di Roselli sfodera una prestazione tutto cuore contro una piccola corazzata come il Cerignola e impatta 1-1 dopo un primo tempo dominato e un secondo nel quale, gol del pareggio a parte segnato dal neoacquisto Bagatti, il Brindisi ha sofferto anche fisicamente la panchina corta e l’aggressività dei gialloblù.
Quello che ha maggiormente impressionato e lascia ben sperare per il futuro è stata la capacità di arrivare nell’area di rigore, la percentuale di pericolosità che nelle ultime (almeno) dieci partite si era abbassata a tal punto da rendere le partite spesso noiose per i tifosi brindisini.
Sono quasi del tutto scomparsi i passaggi in orizzontale, mentre vi è una maggiore verticalizzazione che consente agli attaccanti di poter esprimere il potenziale di imprevedibilità. E a tal proposito, apprezzabile è stato il sacrificio di Marcello Trotta, che però sembra lontano ancora da una condizione ottimale.
Sicuramente degno di menzione è il nuovo acquisto Giovanni Pinto, la cui regìa a centrocampo ha consentito ai compagni di reparto e agli attaccanti, come detto prima, di ricevere più palloni a disposizione e agli esterni di crossare grazie alle palle filtranti fornite.
Insomma, è ancora presto per essere felici, ma i presupposti per riemergere sembrano adesso essere più concreti, a patto però di non commettere più passi falsi e dare continuità al cammino in campionato.
Domenica fondamentale è la sfida al “Bonolis” di Teramo contro il Monterosi Tuscia: un match da non perdere per proseguire la scalata alla salvezza.
Forza Brindisi!
LUIGI RUBINO