Chiarimento sollecitato dal signor Giorgio Sciarra
BRINDISI – Il signor Giorgio Sciarra, per il tramite del suo avvocato, chiede a questo giornale di chiarire il seguente commento (pubblicato dal sottoscritto in risposta a un commento del signor Sciarra): “Neanche tirare i piedi costantemente alla città fa onore. Ogni riferimento è puramente casuale, però sai com’è, a un certo punto le orecchie e gli occhi sanguinano a furia di sentire lamentazioni, non sempre a fuoco, tra l’altro. Io non ti ho mai risposto perché la libertà di pensiero è sacra, però visto che hai parlato di stop, ecco: diamoci un taglio tutti, perché non fa bene questo clima avvelenato. Capisco che si possano avere ragioni personali o familiari, ideali, ma la città ha bisogno di andare avanti: i cittadini che vogliono uno sviluppo per la città non possono sentirsi dei farabutti solo perché anelano questo. Scialla”.
Il legale del signor Sciarra ci ha trasferito il timore che questo commento abbia potuto indurre i lettori a pensare che dietro le attività compiute dal signor Sciarra nelle associazioni ambientaliste ed a favore della città possa celarsi il perseguimento di interessi personali o familiari.
Chiarisco con piacere. Per quanto mi consta, il signor Sciarra è mosso da “ideali”. Spesso non condivisi dal sottoscritto, ma rispettabili, sacri. Chiarito questo aspetto, essendo il commento – postato il 5 novembre scorso dal sottoscritto – di carattere generale, il riferimento a ragioni personali o familiari deriva dalla convinzione del sottoscritto che le azioni di tanti cittadini di questa città siano dettate, purtroppo, da un certo familismo amorale, che ha trascinato Brindisi in un impoverimento del capitale sociale prima, ed economico poi. Troppi brindisini sperano nel fallimento di altrui iniziative private così da mantenere le proprie posizioni di rendita, o magari solo per invidia sociale e frustrazione. Altri ancora, invece, vedono in ogni investitore un invasore o una carezza del demonio. Retaggi di varia natura che, fatti e dati alla mano, stanno peggiorando la qualità della vita in questa città.
Tanto dovevo.
Andrea Pezzuto, direttore responsabile de L’Ora di Brindisi