Reti Ten-T, ambientalisti al fianco della Cgil nella raccolta firme contro la “continua spoliazione del territorio”
BRINDISI – Condividiamo l’intervento della Cgil di Brindisi in merito all’esclusione del porto di Brindisi dalle reti Transeuropee (Ten-T) e aderiamo all’iniziativa per la raccolta di firme atte a sensibilizzare tutta l’opinione pubblica sulla grave situazione che punta a penalizzare la nostra città, il nostro territorio. Occorre riportare al centro dell’attenzione della politica la questione Brindisi poiché dopo anni di immolazione sull’altare degli interessi nazionali tutto ciò che si è raccolto è un territorio inquinato e compromesso al quale si chiedono ancora quei sacrifici che continueranno a riprodurre gli errori del passato e penalizzare la città, il suo porto e il suo territorio. Ci riferiamo, ad esempio ma non solo, al deposito/rigassificatore Gnl di Edison, alla perdita graduale di collegamenti aeroportuali importanti per il tessuto produttivo, al destino dell’impianto di Bassell di Brindisi mentre per quello di Ferrara sono previsti importanti investimenti per creare una nuova fase col riciclo chimico. Del resto siamo in assenza di una seria strategia generale ed anche, nello specifico, di una adeguata politica industriale. Si continua a giocare sulla difensiva e ricordiamo che nel tempo si è consentito a multinazionali di andare via dal petrolchimico, portando altrove produzione e contratti, lasciando al territorio seri problemi quali quelli dell’inquinamento e della disoccupazione
E’ il momento di dire basta, la misura è davvero colma
Italia Nostra Brindisi, Legambiente Brindisi, WWF Brindisi, Medicina Democratica, A.C.L.I. Provinciali Brindisi, Fondazione “Tonino di Giulio”, Medici per l’Ambiente, Anpi Brindisi, Forum Ambiente Salute e Sviluppo, Salute Pubblica, No al Carbone, Puliamoilmare Brindisi, Associazione “Vogatori Remuri Brindisi”