BRINDISI – Qualche mese fa, sia Sgarbi che il ministro Giuliano misero in evidenza la possibilità di fare di Brindisi un luogo simbolo dell’arte contemporanea, dove aprire una sede distaccata del museo Maxxi. La promessa del ministro lanciata in campagna elettorale potrebbe adesso produrre risvolti concreti dato che nella legge finanziaria sarà previsto che il Consiglio dei ministri conferisca annualmente il titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea ad una città di medie dimensioni, sulla base di un’apposita procedura di selezione definita dal Ministero della cultura. Alla città vincitrice del titolo verrà attribuita la somma di 1 milione di euro per interventi di realizzazione e riqualificazione di aree e spazi destinati alla fruizione dell’arte contemporanea, oltre che per ospitare artisti che doneranno le loro opera alla città ospitante. La candidatura di Brindisi, con queste premesse, dovrebbe essere scontata. E a ricordare le promesse, anche la nomina a Capitale dell’arte contemporanea.