BRINDISI – Il Brindisi pare abbia imboccato il viatico verso una salvezza che fino a due settimane fa sembrava un miraggio. La squadra si ritrova, ricomincia a giocare e decide che il “Fanuzzi” non deve più rappresentare terreno di conquista per gli avversari.
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Il Picerno arriva per fare un sol boccone degli adriatici, ma si trova davanti ad un imprevisto: squadra brindisina corta, aggressiva, organizzata e pronta a ripartire in contropiede. La cura Roselli si sostanza del resto in questo: attenzione alla fase di non possesso e massima concentrazione.
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Il primo tempo è un monologo nel possesso palla del Picerno che, però, crea molto poco (a parte un gran tiro dalla distanza parato da Albertazzi); anzi, è il Brindisi a sfiorare la rete con la traversa di Ganz a tu per tu con il portiere potentino.
Nella ripresa il match continua sulla falsariga del primo, ma le emozioni non si fanno attendere: vantaggio lucano con colpo di testa di Santarcangelo, pareggio del Brindisi cinque minuti più tardi con un rigore di Bunino, procurato dall’onnipresente Albertini. Quest’ultimo ha davvero sfoderato una prestazione superba, creando sovente superiorità numerica e mettendo i compagni nelle condizioni di segnare.
Il Brindisi visto oggi ha le carte in regola per salvarsi, a patto che continui su questa strada e arrivi qualche rinforzo nel mercato di gennaio. Importante sarebbe una punta centrale che abbia reti nel suo palmares e consenta di dare il “cambio” a Bunino, in difficoltà nelle gare in cui gioca pressato da tanti difensori.
I tifosi possono dormire sereni questa sera e cominciare la settimana con ritrovato ottimismo: il Brindisi è vivo e non vuole abbandonare la Legapro.
FORZA BRINDISI!
LUIGI RUBINO