BRINDISI – La fase di riequilibrio finanziario da tempo impone al Comune di Brindisi di fronteggiare punti critici irrisolti quali l’eccessivo costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, le spese “fuori standard” su determinati servizi e l’emergenza quasi cronica di “Multiservizi”.
Nell’odierno Consiglio Comunale, l’approvazione del periodico Piano di Razionalizzazione delle Partecipate offre seri spunti di riflessione, specialmente riguardo a Brindisi Multiservizi Srl.
L’intervento di “definizione” dei rapporti di dare e avere tra Ente e partecipata può apparire risolutivo nell’immediato ma non risolve problemi strutturali che rischiano di riproporre una situazione di crisi.
Dopo i tagli ai conferimenti dei contratti di servizi (dovuti al piano di riequilibrio) occorre razionalizzare la partecipata, ma i tentativi ad oggi effettuati si sono scontrati con la dura realtà: per fatturare anche con terzi privati, Multiservizi deve allargare la propria pianta organica con un inevitabile aumento dei costi.
L’amministrazione Rossi, vedendo disatteso il programmato blocco delle assunzioni e degli straordinari, ha dovuto ricorrere a contratti a tempo determinato per garantire servizi necessari all’assolvimento del contratto di servizio; era prevedibile che, nel medio periodo, la politica espansiva che aveva nell’inceneritore presso il canile comunale la sua punta di diamante, si sarebbe arenata nella burocrazia.
Purtroppo, le proposte di razionalizzazione della nuova amministrazione, come il blocco delle assunzioni e degli straordinari, sembrano più un ostacolo che un mezzo per ridurre la spesa e rilanciare la partecipata.
Misure come il controllo del parco auto tramite GPS, il ricorso alla tecnologia per l’aumento delle entrate da parcheggi potrebbero non portare agli incrementi previsti, così come resta rimessa a troppe variabili l’apertura al settore del fotovoltaico.
Importante e di rilievo è il programmato intervento nel sistema dell’organizzazione del lavoro, con l’idea di dividere i sistemi produttivi in quattro macro aree (sottolineiamo la necessità di affiancare queste misure a un sistema efficace di controllo).
Ma questo è solo un segnale di possibile rilancio.
È ora il momento per una presa di responsabilità da parte di tutta la politica brindisina che per tempo risolva definitivamente la questione BMS.
Quanto oggi votato sia solo l’inizio.
Proponiamo l’avvio di un coraggioso processo di risanamento di Brindisi Multiservizi, mirato a ristabilire l’equilibrio economico-finanziario, garantire la sostenibilità economica e preservare i valori aziendali persino in termini espansivi, anche a costo di ricorrere, per un triennio, agli strumenti normativi che presuppongono una condivisione sindacale degli obiettivi ed anche un eventuale controllo giudiziale (utilizzando se possibile anche gli strumenti messi in campo dal Nuovo Codice della Crisi).
Azione – Brindisi dichiara sin da ora la propria disponibilità a lavorare in collaborazione con tutte le parti interessate per garantire un futuro sostenibile per Brindisi Multiservizi e, di conseguenza, per tutta la comunità di Brindisi.
Azione Brindisi