Home Politica Piste ciclabili, cittadini sul piede di guerra. Via lampioni e marciapiedi in via A. Moro. Al Paradiso raccolta firme: “Tolti parcheggi e diminuite le vendite”
Piste ciclabili, cittadini sul piede di guerra. Via lampioni e marciapiedi in via A. Moro. Al Paradiso raccolta firme: “Tolti parcheggi e diminuite le vendite”
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Piste ciclabili, cittadini sul piede di guerra. Via lampioni e marciapiedi in via A. Moro. Al Paradiso raccolta firme: “Tolti parcheggi e diminuite le vendite”

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BRINDISI – La pista ciclabile di viale Aldo Moro sarà completata, ma è in corso un’interlocuzione con il ministero dell’Ambiente, erogatore del finanziamento, per ottenere l’autorizzazione ad apportare modifiche progettuali. A riferirlo in commissione consiliare sono stati il dirigente Fabio Lacinio e l’assessore ai Lavori pubblici Gianluca Quarta. «La pista ciclabile progettata – ha spiegato il dirigente – è conforme alle norme del Codice della strada e viale Aldo Moro, già prima dei lavori, era un’arteria a corsia unica. Certo, ci rendiamo conto che lo spazio della carreggiata era maggiore e per questo stiamo lavorando per ripristinarne la larghezza originaria».

L’opzione al vaglio del progettista è quella di traslare la pista ciclabile verso la parte centrale, dove insistono gli alberi ed i lampioni. «Intanto – ha affermato Lacinio – va detto che il cordolo deve avere una larghezza di 50 centimetri perché deve impedire che le auto invadano la pista ciclabile. Ammetto tuttavia che l’impatto estetico non sia dei migliori. Poiché il marciapiede centrale è poco utilizzato, stiamo immaginando di eliminarlo così da spostare la pista verso il centro. Dovremmo però provvedere anche a diminuire la larghezza delle aiuole ed a spostare i pali dell’illuminazione. Al ministero abbiamo chiesto se questa variazione progettuale consente di mantenere in essere il finanziamento. Stiamo inoltre valutando i costi dello spostamento e della sostituzione dei lampioni». Se questa strada dovesse essere percorribile, «dovremo scorrere la graduatoria e individuare – ha concluso il dirigente – una ditta disposta ad accettare le stesse condizioni poste dalla ditta vincitrice, con la quale abbiamo risolto il contratto a seguito dei ritardi. Non abbiamo mai pensato, comunque, di eliminare il progetto perché questa scelta ci avrebbe esposto a danni erariali».

Il vertice con il ministero si terrà a fine mese. Nel frattempo occorrerà fronteggiare le emergenze. Il cantiere abbandonato, infatti, crea problemi di sicurezza, gli autobus rimangono bloccati ed i mezzi di soccorso non riescono a passare. Inoltre, gli operatori ecologici sono costretti a sostare sul marciapiede per raccogliere i rifiuti. «Se non si potrà procedere con le modifiche progettuali, prevederemo – ha aggiunto l’assessore Quarta – degli stalli zebrati ogni cento metri nei quali non si potrà parcheggiare. Questi fungeranno da zone cuscinetto». Una soluzione che, secondo il consigliere Lino Luperti, si scontra con la realtà determinata dall’incultura degli automobilisti, che utilizzeranno anche quegli stalli per parcheggiare.

Il consigliere comunale Riccardo Rossi, dal canto suo, ha allargato il discorso a tutte le strade che saranno dotate di pista ciclabile, dato che sono stati finanziati tanti progetti che ne prevedono la realizzazione. «Vogliamo o no le piste ciclabili? È questa la domanda, perché – ha dichiarato l’ex sindaco – ne abbiamo previsto la realizzazione in tutta la città, ed i problemi di viale Aldo Moro riguarderanno anche altre strade. Chi si lamenta e minaccia rivolte è perché non vuole la pista ciclabile sotto casa». In effetti, proteste si registrano anche al quartiere Paradiso, dove i negozianti di via Giosuè Carducci stanno raccogliendo le firme contro la pista ciclabile, che avrebbe eliminato un numero cospicuo di parcheggi, facendo così diminuire le vendite.