Home Economia e lavoro Petrolchimico, buone notizie: installate finalmente le centraline all’interno dello stabilimento. E i dati dopo l’incendio sono rassicuranti
Petrolchimico, buone notizie: installate finalmente le centraline all’interno dello stabilimento. E i dati dopo l’incendio sono rassicuranti

Petrolchimico, buone notizie: installate finalmente le centraline all’interno dello stabilimento. E i dati dopo l’incendio sono rassicuranti

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BRINDISI – Dai dati pubblicati sul sito dell’Arpa sembrerebbe che l’esplosione dell’impianto di pressurizzazione dell’etilene avvenuta lunedì 13 scorso presso lo stabilimento di Eni Versalis, con conseguente accensione prolungata della torcia d’emergenza, non abbia comportato incrementi sensibili delle concentrazioni di inquinanti nell’aria. In particolare, il valore medio di C6H6 (benzene) registrato dalle centraline di rilevamento dislocate in città è stato di circa 0,4 microgrammi al metro cubo. Un dato molto contenuto se si considera che la soglia limite fissata dalla legge è di 5 microgrammi al metro cubo e che nei giorni in cui l’ex sindaco Rossi emise l’ordinanza di blocco dell’impianto a causa delle sfiaccolate e delle conseguenti emissioni odorigene, i valori si assestarono sui 3-4 microgrammi al metro cubo di media giornaliera. Si è in attesa, adesso, di conoscere il contenuto della relazione dell’Arpa, che verrà reso pubblico nelle prossime ore. Dagli addetti ai lavori, comunque, trapelano in anteprima notizie rassicuranti.

La novità è rappresentata dal fatto che tra i dati in possesso di Arpa, per la prima volta rientrano anche quelli rilevati dalle centraline che la società si era impegnata a collocare sul perimetro del proprio impianto, così come prescritto dal ministero dell’Ambiente in fase di rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale. Delle sei nuove centraline previste, due erano già esistenti ed a settembre sono state aggiornate per raccogliere nuovi dati da campionare. Le altre dovranno essere attivate inderogabilmente entro il 31 dicembre.

Proprio nelle scorse ore le associazioni ambientaliste avevano posto l’accento su questo tema, chiedendo che «Versalis si adegui alle prescrizioni di Ispra, che ha intimato all’azienda di dotarsi di una rete di monitoraggio». Seppure in ritardo, la società ha provveduto, soddisfacendo così una richiesta che la politica locale e la cittadinanza avanzavano da tempo.