Luoghi simbolo al buio, Quarta: “Scaricabarile tra uffici per mesi. Un’impresa risolvere i problemi della quotidianità”
BRINDISI – Si moltiplicano le lamentele da parte dei cittadini circa lo stato dell’illuminazione pubblica in periferia come in centro. La condizione di abbandono e oscurità in cui versano luoghi simbolo di Brindisi quali il lungomare o piazza Santa Teresa fa inalberare non solo la cittadinanza ma anche politici della maggioranza come il consigliere di FdI, Roberto Quarta. «Risolvere – spiega Quarta – i problemi della quotidianità è un’impresa. Gli uffici comunali, infatti, si rimpallano continuamente le responsabilità. L’esempio di quanto accade in piazza Santa Teresa è paradigmatico. È una delle piazze più importanti della città ma risulta oramai spenta da più di un anno: sono più le luci fulminate di quelle accese. La City Green Light (società che si occupa della gestione dell’illuminazione pubblica in città, ndr) non è mai intervenuta per sostituire le lampade. Anche il monumento ai caduti è al buio in quanto sono stati distrutti tutti i faretti». Il consigliere, dopo vari approfondimenti, ha scoperto che «non si riesce a intervenire sulla pubblica illuminazione di quella piazza perché bisognerebbe potare gli alberi, così da consentire l’intervento dei tecnici di City Green Light. Ma la potatura non viene effettuata perché ci si trincera dietro la solita scusa della carenza di personale».
Sul lungomare, tuttavia, non ci sono alberi da potare, eppure da anni tutta l’illuminazione artistica risulta fuori uso perché divelta o non funzionante. Restano accesi solo i lampioni, seppure alcuni fari siano spenti o funzionanti a intermittenza.