Home Sport Calcio Il Brindisi non sa vincere in casa, pazienza finita: dagli spalti bordata di fischi per tutti
Il Brindisi non sa vincere in casa, pazienza finita: dagli spalti bordata di fischi per tutti
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Il Brindisi non sa vincere in casa, pazienza finita: dagli spalti bordata di fischi per tutti

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BRINDISI – Il Brindisi oramai non sa più vincere in casa e così, dopo le sconfitte contro la Casertana e il Monopoli, oggi arriva anche quella contro il Catania grandi firme per 0-2.

 Dopo un intero match ad incitare la squadra, dalla curva e da quasi tutti i settori dello stadio si leva un coro assordante di fischi all’indirizzo dei calciatori, del tecnico Danucci e – sui social – una leggera contestazione anche verso la società.

 Inutile girarci attorno: il Brindisi visto in queste partite è davvero impalpabile, incapace di imbastire un’azione offensiva pericolosa per la porta avversaria e non concentrato in fase difensiva per tutti i i 90’ minuti: nell’arco di quattro partite i biancazzurri hanno subìto 8 reti, con una media precisa di due reti a partita.

 Il Catania, squadra costruita per traguardi decisamente più ambiziosi, veniva da una situazione senz’altro difficile dopo la sconfitta in casa contro l’Avellino e dopo una serie di prestazioni non convincenti che lasciavano presagire il cambio della guida tecnica. Nonostante ciò, la squadra scendeva in campo unita, compatta e, a protezione del proprio allenatore, imbrigliava la manovra del Brindisi piazzando la zampata dello 0-1 grazie al bomber Sarao su assist del brindisino Mino Chiricò al minuto 71’. La seconda rete, appena quattro minuti più tardi, scaturiva da un clamoroso errore del portiere Albertazzi il quale, nel tentativo di liberarsi dello stesso Sarao, si lasciava andare ad un attimo di indecisione e consegnava – dopo un rimpallo – la palla a Bocic che insaccava a porta sguarnita.

 Le parole del socio Teddy Arigliano in conferenza stampa lasciano trasparire una certa tranquillità in seno alla compagine societaria, soprattutto in merito alla posizione del tecnico, ma è innegabile che il Brindisi dell’ultimo mese appare squadra fragile e inconcludente, con un possesso palla spesso sterile che non riesce ad innescare le punte.

 Anche le punte stesse giocano spesso spalle alla porta e diventano prevedibili e poco pericolose: in tale frangente sarebbe forse opportuno inserire calciatori più estrosi, veloci e capaci di saltare l’uomo come Golfo, dal momento che Fall e Bunino hanno caratteristiche diverse. A salvarsi soltanto Valenti, grande acquisto per la serie C, che ha giocato con ferocia e intelligenza tattica dando un esempio a tanti altri compagni.

 Nella prossima partita il Brindisi farà visita al Giugliano in Campania alla ricerca di punti pesanti per la salvezza: serve un immediato cambio di rotta per risollevare il morale di tutti e guardare al futuro con più ottimismo.

 Forza Brindisi!

 LUIGI RUBINO