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Dehors, Borromeo (FdI): “No alla revoca dell’autorizzazione, il regolamento va modificato”
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Dehors, Borromeo (FdI): “No alla revoca dell’autorizzazione, il regolamento va modificato”

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BRINDISI – In data odierna, durante i lavori della seconda commissione consiliare, sono emerse alcune criticità in riferimento al regime sanzionatorio previsto dall’art. 14 comma 2 del regolamento dehors del Comune di Brindisi. Nello specifico questo ultimo recita testualmente: “Nel caso di dehor autorizzato ma eccedente la superficie consentita ovvero oltre i limiti temporali di efficacia dell’autorizzaziome […] nel caso in cui la stessa sia ripetuta più volte nel corso dell’anno solare […] alla terza violazione rilevata […] viene disposta la REVOCA DELL’AUTORIZZAZIONE per un anno solare. C’è la necessità di intervenire in modifica proprio del suddetto articolo. I trasgressori, sopratutto se recidivi, vanno senza dubbio sanzionati ma questo regolamento prevede pene non commisurate all’entità dell’infrazione. È impensabile, al terzo accertamento di sforamento del confine dehors autorizzato, pensare di revocare l’autorizzazione per 365 giorni obligando oltretutto l’esercente punito ad attivare, dopo un anno, nuovamente tutto l’iter procedurale per l’ottenimento della stessa, rischiando di prolungare il medesimo provvedimento di altre settimane. Equiparare il trasgressore che, a volte solo per dinamiche gestionali e non intenzionali, supera, se pur in maniera illeggitima, di un solo metro, o comunque di poco, il confine del proprio dehors autorizzato a chi invece lo raddoppia o addirittura triplica aumentando anche i posti a sedere è del tutto sbagliato. Il secondo, a differenza del primo, aumenta tendenzialmente anche il proprio fatturato. Pertanto sarebbe opportuno innanzi tutto dividere le infrazioni in due tipologie:

– aumento non autorizzato del proprio dehors ma senza aumentare i posti a sedere (coperti);

– aumento non autorizzato del proprio dehors con aumento dei posti a sedere e coperti, e poi redigere un trattamento sanzionatorio sicuramente più rigido per l’ultimo caso.

Inoltre l’istituto della revoca andrebbe sostituito con quello della sospensione, perché il principio di educazione tramite la sanzione non deve mai lasciare spazio alla mera repressione e questa città non può di certo permettersi di perdere le sue attività commerciali, perche molte di queste se private per un anno dell’utilizzo dello spazio esterno per la somministrazione andrebbero incontro alla chiusura certa.

Nota Mario Borromeo, consigliere comunale FdI