Costi troppo alti: futuro a rischio per i progetti nell’idrogeno di Enel ed Edison. E anche l’eolico non se la passa bene. Ma si guarda solo al gnl…
Si pensa all’aleatorietà e volatilità dei prezzi che contornano il gnl e gli investimenti legati al suo stoccaggio, ponendo dubbi sulla sostenibilità futura degli investimenti in questi settore. Ma nulla si dice delle condizioni estremamente sfavorevoli che si stanno delineando per lo sviluppo dell’idrogeno verde e dell’eolico.
Enel stessa ha abbandonato due progetti finanziati con il Pnrr e ha confermato per il momento il progetto di Brindisi. Nella nostra città è in ballo anche l’investimento presentato da Edison, Saipem e Alboran. Ma non si può far finta di non vedere che i costi di produzione dell’idrogeno verde sono aumentati tra il 30% e il 65% e non sembra così semplice che i prezzi possano rientrare nel breve termine. I fattori negativi sono rappresentati dall’aumento del costo del denaro e degli elettrolizzatori. I produttori faticheranno a trovare acquirenti. Si pensava che entro la fine del decennio il costo di produzione sarebbe sceso sotto i 3 euro al kg, ma per Enel Green Power adesso i costi sono tra i 9 ed i 14 euro. I costi dei progetti sono saliti di 1/3. In Germania è saltato un progetto finanziato con 30 mln di euro dal Governo.
Ed anche l’eolico vive problemi strutturali, legati anche al difficoltoso e costoso accesso alle materie prime, vedi le terre rare.