A Napoli e Palermo tassa su aerei, traghetti e crociere. Rossi: “Scelta di Marchionna irresponsabile e disastrosa per Brindisi”
BRINDISI – Genova ha già preparato le carte per applicare 3 euro su ogni passeggero di traghetti e navi da crociera, Napoli e Palermo sono orientati ad applicarla su aerei, traghetti e navi da crociere, Venezia l’ha introdotta per gli aerei. I capoluoghi si stanno orientando verso lo sfruttamento della possibilità data dal Governo di applicare tasse d’imbarco per porti e aeroporti. D’altronde, l’ex ministro Garavaglia ha presentato in commissione Bilancio un emendamento che consente a tutti i capoluoghi di provincia con debito procapite superiore a mille euro di fare cassa tramite le infrastrutture presenti sul proprio territorio. Una possibilità che l’ex sindaco Riccardo Rossi aveva deciso di percorrere. Di seguito la sua nota in cui commenta la nota del dirigente ai Servizi finanziari Gabriele Falco, che azzera le risorse per le manifestazioni culturali e per l’assunzione di due dirigenti e riduce i trasferimenti in favore delle partecipate.
La non introduzione della tassa di imbarco è una scelta disastrosa ed irresponsabile. La decisione di non introdurre la tassa di imbarco aeroportuale, come disposto dalle norme governative per i comuni in riequilibrio, è stata una scelta irresponsabile che ben presto si rivelerà disastrosa per Brindisi.
Eppure lo avevo più volte detto nel 2022 e nella campagna elettorale. Le risorse economiche, circa 3 milioni di euro, rivenienti dalla tassa di imbarco erano assolutamente necessarie per evitare tagli alle partecipate, ai servizi sociali e per la gestione della città.
Certo una misura che può essere impopolare, con la quale non prendi i like sui social, non prendi i voti, subisci le reprimende delle compagnie aeree , di aeroporti di Puglia, delle associazioni di categoria, ma metti in sicurezza i conti del Comune. Governare è difficile, e quanto è difficile a Brindisi. Ma se non sei in grado di assumerti le responsabilità di scelte difficili, impopolari prevale la linea del consenso che dura pochi mesi, quello irresponsabile che provoca disastri sociali.
Due euro per passeggero, in un momento in cui esplodono i prezzi dei biglietti, in un momento in cui ti fanno pagare il bagaglio e quasi l’aria che respiri era una sacrificio ampiamente sopportabile dalle compagnie aeree. Quelle compagnie che hanno moltiplicato per tre o per 5 i prezzi dei biglietti.
Inoltre il Governo Meloni – Giorgetti, più duro di Monti-Draghi, ha introdotto con un decreto ministeriale del luglio 2023 il BILANCIO TECNICO, che sembra scritto apposta per porre una pietra tombale sui comuni in difficoltà come i tanti comuni del Sud alle prese con piani di riequilibrio. Un decreto che impone rigore e tagli specie se per facile consenso non usi le leve fiscali come la tassa di imbarco. E adesso? Dal Sindaco e la sua Giunta solo silenzi.