Scuola Santa Chiara, le docenti segnalano criticità riscontrate nell’utilizzo del lunch box
BRINDISI – Il consigliere comunale Rino Giannace si è attivato per richiedere la convocazione urgente della commissione e dell’assessore per la risoluzione delle problematiche inerenti la somministrazione dei pasti nelle scuole materne. Di seguito alcune criticità che sono pervenute dopo i primi giorni di utilizzo delle lunch box, sia da parte dei genitori che del personale docente della scuola dell’infanzia:
– difficoltà di gestione delle box soprattutto per i bimbi di 3 anni o di circa 2 anni e mezzo con evidenti difficoltà di manualità e coordinazione nel gestire, mangiare (sono troppo alte le box) e ripulirle;
– presenza nelle aule di bimbi con difficoltà/disturbo (non certificati o ancora in fase di certificazione) che hanno bisogno di costante aiuto nell’afferrare i cibi in box così alte, ripulirle e riporle negli zaini (in questo caso gettare direttamente il piatto aiuterebbe molto);
– bimbi celiaci o con menù differente che vogliono mangiare nelle box come i compagni, invece dei piatti sigillati (che i genitori giustamente preferiscono perché garantiscono maggiore sicurezza e non possibilità di una eventuale contaminazione). Purtroppo in questo caso la box diventa discriminante;
– Box troppo alte per i piccoli e difficili per loro da chiudere, difficoltà d’impugnatura delle posate, difficoltà nell’afferrare i cibi con le forchettine, con conseguente scivolamento del cibo su tovagliette, magliettine ecc.;
– spazio non sufficiente per contenere il secondo e conseguente difficoltà nel tagliare i cibi con il coltellino vista anche la loro tenera età;
– dopo alcuni lavaggi, le mamme riferiscono che le box non si chiudono già correttamente, puzzano alla riapertura nonostante il lavaggio;
– alcune posate risultano già sfilate ai lati, i nomi apposti (se pur con pennarello indelebile) si cancellano lo stesso con il lavaggio;
– confusione e scambio di posate, coperchi e altre componenti delle box (nonostante i nominativi apposti, ma che i piccoli, chiaramente, non riescono a riconoscere vista la loro età);
– difficoltà maggiori dei bimbi nel ripulire gli avanzi di cibo dalle box (effettivamente essendo più alte equivalgono più a delle coppe); inoltre, hanno bisogno di costante aiuto nel rimetterle nelle apposite sacche/sacchetti o zaini, per evitare la facile caduta di residui/brodo/liquidi all’interno di essi;
– è aumentata la difficoltà di gestione per il personale docente che spesso è solo durante la fase finale del pranzo (soprattutto in caso di ritardi da parte del servizio mensa), per tale motivo il servizio dovrebbe iniziare alle ore 12.00 e terminare alle 12.55 con la compresenza delle docenti;
– alcuni bimbi hanno cestinato alcune posate (abituati dagli scorsi anni con quelle di plastica) e le maestre hanno dovuto recuperarle dalla spazzatura;
– si riscontrano oggettivi problemi nella gestione in toto della mensa perché come il personale mensa non è autorizzato a maneggiare cibo (tagliare il cibo e pulire la frutta) e ripulire i lunch box tanto meno le docenti il cui ruolo è quello di vigilare costantemente sugli alunni;
– le box inoltre, occupano troppo spazio sul tavolo una volta aperte (in alcune classi i piccoli non hanno un tavolino personale, ma tavoli più grandi dove siedono uno accanto all’altro, con conseguente confusione, sovrapposizione e scambio delle componenti)
In generale, genitori e personale docente lamentano la difficoltà di gestione, nonché la minore garanzia di igiene e sicurezza per i piccoli. Nonostante riconoscano l’importanza di ridurre il consumo di plastica, su cui naturalmente concordano tutti, si propone l’utilizzo di piatti compostabili o vassoi (tipologia Mater- Bi) che possono essere cestinati direttamente nell’umido, questo almeno per la scuola dell’infanzia.
Le docenti della scuola dell’infanzia San G. Bosco Piaget dell’I. C. Santa Chiara di Brindisi