Home Politica Pista ciclabile, Rossi: “Nel Nord Europa restringono strade per andare a 30 km/h, questione culturale. Se si abbandona il progetto, il danno erariale lo pagheranno gli amministratori”
Pista ciclabile, Rossi: “Nel Nord Europa restringono strade per andare a 30 km/h, questione culturale. Se si abbandona il progetto, il danno erariale lo pagheranno gli amministratori”
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Pista ciclabile, Rossi: “Nel Nord Europa restringono strade per andare a 30 km/h, questione culturale. Se si abbandona il progetto, il danno erariale lo pagheranno gli amministratori”

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BRINDISI – Dopo le proteste sempre più accese dei cittadini per i disagi che sta procurando la pista ciclabile in costruzione in viale Aldo Moro, la maggioranza, dopo aver rescisso il contratto con la ditta appaltatrice, è orientata ad abbandonare l’intero progetto. Nel mirino è finita la precedente amministrazione, rea di aver previsto la realizzazione dell’opera su strade ad alto flusso di veicoli e già di per sé strette. L’ex sindaco Riccardo Rossi, però, rivendica la bontà del progetto. «Abbiamo messo insieme, attraverso più finanziamenti, percorsi ciclabili – dichiara – che possano unire quartieri periferici con il Centro. In questo momento i lavori sono in itinere, quindi è normale che se guardiamo singolarmente le opere realizzate alla Torretta o in viale Aldo Moro, si è legittimati a pensare che eravamo impazziti».

Le polemiche hanno riguardato anche l’altezza del cordolo realizzato per delimitare la pista ciclabile. «Il bando a cui abbiamo partecipato – spiega Rossi – prevedeva la realizzazione di una sede protetta, pertanto il cordolo era obbligatorio realizzarlo».

Il tema di maggior dibattito inerisce però il rallentamento del flusso veicolare e l’impossibilità per mezzi di emergenza come le ambulanze di transitare a causa del restringimento della carreggiata. Rossi, tuttavia, sottolinea come «viale Aldo Moro è sempre stata a senso unico e non c’è mai stata la linea tratteggiata mezzana su buona parte di quella strada. A mio avviso, in alcuni punti i disagi possono essere alleggeriti eliminando qualche stallo per il parcheggio in prossimità del punto dove sostano gli autobus. Purtroppo i problemi nascono perché ci sono automobilisti indisciplinati che parcheggiano male e impediscono il regolare passaggio dei mezzi». Quella del restringimento della carreggiata, tra l’altro, è la soluzione verso cui si stanno indirizzando le città del Nord Europa «per obbligare i mezzi – argomenta Rossi – ad andare a 30 chilometri all’ora. Il problema del passaggio dell’ambulanza riguarda tante strade cittadine. Si può anche pensare di restringere un po’ il marciapiede».

Rispetto all’opzione ventilata dalla maggioranza di abbandonare il progetto, l’ex sindaco asserisce che «è difficile che qualche tecnico possa sostenere che per motivi di sicurezza si debba abbandonare il progetto» e che pertanto «con la rimozione della pista ciclabile già realizzata si potrebbe configurare un danno erariale che sarebbe chiamato a pagare non il Comune bensì chi si renderà protagonista della delibera di giunta con la quale si darà questo indirizzo. La stessa cosa potrebbe avvenire a breve con l’ex delegazione del Casale, sulla quale stanno facendo finta di niente. I lavori sono terminati».