Case Paradiso, dopo due anni ancora niente collaudo. Il direttore lavori: “Potremo detrarre somme alla ditta. Problema intonaco risolto, infiltrazioni possono capitare”

BRINDISI – Una commissione superpartes presto si esprimerà definitivamente sulla bontà dei lavori effettuati dalla ditta New House per la realizzazione delle 52 case popolari di piazza Pertini, al quartiere Paradiso, che tanti disagi hanno procurato ai residenti dalla data della loro consegna, avvenuta nel maggio del 2021. A due anni di distanza, ancora non sono stati conclusi i sopralluoghi per il collaudo finale. Il quarto e ultimo sopralluogo della commissione, composta da rappresentanti del Ministero, della Regione e del Comune, è previsto entro la fine dell’anno. Dopodiché, qualora venissero rilevate opere non eseguite a regola d’arte, si potrà avere una stima definitiva delle eventuali detrazioni da effettuare sull’importo spettante alla ditta.

Il direttore dei lavori, Paolo Sellani, in commissione consiliare ha spiegato che tali somme in detrazione potrebbero essere prelevate dalla polizza fideiussoria assicurativa presentata dalla ditta e dall’ultimo saldo ancora da liquidare per i lavori eseguiti.

In questi primi due anni, quegli alloggi hanno presentato una serie di criticità. Su tutte, come sottolineato da Sellani, «il distacco dell’intonaco dai soffitti, dovuto all’utilizzo di un prodotto che ha evidenziato problemi legati alla sua conservazione». Per questo, «la ditta ha avviato un procedimento contro i fornitori». Tuttavia, il direttore dei lavori ha informato che la ditta ha provveduto a rimuove l’intonaco ed a rifarlo. Così, da un anno a questa parte non si è più ripresentato quel problema.

Un’altra situazione spesso denunciata dai residenti è quella delle evidenti infiltrazioni che si verificano soprattutto a seguito di copiose precipitazioni piovose. Sellani ha però affermato che «solo alcuni appartamenti hanno presentato problemi di infiltrazione da infissi o dal lastricato solare» e che «in una costruzione nuova, può capitare che un infisso possa essere stato montato male». Grande discussione tra i consiglieri ha prodotto poi il tema della centralizzazione dell’impianto di riscaldamento a gas. Infatti, a causa di alcuni morosi, da mesi è stata interrotta l’utenza a tutti. Ciò ha costretto i residenti ad acquistare scaldabagno per ovviare. Per il consigliere di FdI, Roberto Quarta, tale scelta compiuta dal progettista è discutibile in quanto bisognava mettere in conto, dato lo storico di evasori nelle case popolari cittadine, che tale fenomeno si sarebbe verificato.