Nuovo sottopasso via Materdomini, solo annunci: salta il progetto dell’amministrazione Rossi. Oggiano chiama Crosetto
BRINDISI – Doccia gelata sulle ambizioni del Comune di garantire finalmente una viabilità di accesso alla litoranea nord all’altezza delle aspirazioni turistiche di Brindisi. A quanto si apprende, infatti, il finanziamento del ministero dell’Interno ottenuto dalla precedente amministrazione per allargare il sottopasso di via Materdomini (autentico collo di bottiglia) non è sufficiente. L’idea progettuale era quella di modificare lo striminzito sottopasso portandolo a una larghezza di 12 metri (quasi il triplo dell’attuale) e ad un’altezza di 5 metri. A seguito dei carotaggi e delle verifiche strutturali effettuati nei mesi scorsi, però, si è scoperto che non era possibile scavare, se non previa realizzazione di imponenti opere a supporto, che avrebbero fatto lievitare la cifra dell’intervento dai 4 milioni ottenuti a 18 milioni di euro. Eppure, in una nota stampa diramata nel novembre del 2022, l’allora assessore ai Lavori pubblici, Tiziana Brigante, si sbilanciò affermando che «se tutto va bene, l’inizio dei lavori è previsto per marzo 2023».
Adesso l’amministrazione Marchionna, attraverso il vicesindaco Massimiliano Oggiano, sta provando a recuperare la situazione. È stato infatti prodotto un nuovo progetto che prevede un sovrappasso laterale rispetto a quello esistente. Tuttavia, il progetto è stato bocciato nel corso della conferenza di servizi svoltasi lo scorso mese di agosto. In particolare, da quanto si apprende dagli uffici comunali, il colonnello Andrea Di Gaetano dell’Aeronautica militare, munito della delega del ministero della Difesa, avrebbe evidenziato la strategicità della base militare dovuta al collegamento tra porto e aeroporto, che costituisce il valore aggiunto per cui un sovrappasso limiterebbe l’operatività della base militare. L’Onu, dal canto suo, rappresentata da Maria D’Aprile, avrebbe sostenuto che il sovrappasso potrebbe diminuire la sicurezza della base umanitaria e portare a decisioni di delocalizzazione della stessa.
«Quando abbiamo scoperto queste criticità – spiega il vicesindaco Oggiano – mi sono immediatamente attivato presso il ministero dell’Interno per comprendere se ci fosse la possibilità di implementare il finanziamento. Ottenuta una risposta negativa e preso atto dei pareri espressi nella conferenza di servizi, ho contattato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il quale si è impegnato a partecipare attraverso il suo capo di gabinetto alla prossima conferenza di servizi, così da trovare una soluzione che possa contemperare gli interessi di sicurezza dell’aeroporto militare e dell’Onu, ma anche quelli dei cittadini brindisini. Una servitù militare, infatti, non può continuare a tenere isolati il ricettivo quartiere Materdomini e la litoranea nord dal resto della città».