LyondellBasell, D’Attis: “Decisione inaccettabile”. Presentata l’interrogazione ai ministri
BRINDISI – Nota del commissario regionale di Forza Italia, l’on Mauro D’Attis.
“Una decisione unilaterale, assunta senza alcun confronto con le istituzioni territoriali o nazionali, che non possiamo accettare: sulla chiusura dell’impianto dello stabilimento Lyondell Basell di Brindisi depositerò, con altri colleghi di Forza Italia, un’interrogazione parlamentare diretta al Ministro Urso per richiedere l’intervento del governo. Una circostanza gravissima che porta con sé decine e decine di licenziamenti e potrebbe determinare un effetto domino su tutto il settore petrolchimico del nostro territorio e non solo. La chiusura dell’impianto potrebbe anticipare di pochissimo quella dell’intero stabilimento con pesanti ripercussioni anche sull’Eni Versalis: ergo, verrebbe intaccato tutto il settore industriale della chimica di base in Italia. Per questo, esperirò ogni strada utile per portare il gruppo americano a fare un passo indietro a tutela della nostra economia e dei tanti lavoratori che vivono un momento di grande preoccupazione”.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
presentata dall’On. MAURO D’ATTIS il 07/09/2023 16:41
Al Ministra del Lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle Imprese e del made in Italy – Per sapere – premesso che:
A Brindisi il Gruppo americano LyondellBasell produce resine di polipropilene, utilizzando due impianti produttivi: uno basato sulla tecnologia Spheripol ed uno sulla tecnologia Spherizone. In particolare quest’ultimo costituisce la prima linea commerciale al mondo basata su tale tecnologia;
L’attività dello stabilimento, in cui sono impiegati circa 150 lavoratori, si inserisce nel settore petrolchimico brindisino e pugliese ed una crisi dello stesso potrebbe determinare un “effetto domino” per altre realtà dell’indotto, a partire da Eni Versalis che produce la materia prima utilizzata e che subirebbe, in caso di chiusura di LyondellBasell, un forte decremento degli introiti;
La chiusura dell’impianto in questione e, a cascata, quella dell’intero stabilimento, produrrebbe effetti fortemente negativi anche a livello nazionale per l’economia legata al settore industriale della chimica di base;
Nei giorni scorsi, la direzione aziendale ha comunicato la chiusura di una delle due unità produttive, l’impianto P9T, e contestualmente l’avvio delle procedure di licenziamento di 47 operai. Il tutto senza confronto con le istituzioni locali e i sindacati;
Questi ultimi hanno proclamato, quindi, un giorno di sciopero per l’8 settembre-:
quali iniziative urgenti intendano assumere i Ministri interrogati al fine di tutelare i posti di lavoro e scongiurare la chiusura dello stabilimento brindisino.
D’ATTIS, CAROPPO, DE PALMA, DI MATTINA, IAIA
On. MAURO D’ATTIS
Presentatore