Home Economia e lavoro Porto Porto, tutti assolti e opere dissequestrate. Patroni Griffi: “Quanto accaduto a Brindisi non ha precedenti. Causato un danno al porto”
Porto, tutti assolti e opere dissequestrate. Patroni Griffi: “Quanto accaduto a Brindisi non ha precedenti. Causato un danno al porto”
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Porto, tutti assolti e opere dissequestrate. Patroni Griffi: “Quanto accaduto a Brindisi non ha precedenti. Causato un danno al porto”

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BRINDISI – La Giustizia alla fine arriva. Seppure con i suoi tempi lenti che relegano per anni in un girone infernale gli imputati e le loro famiglie.

Patroni Griffi, Danzì, Di Leverano, Aloisi, Iaia e Indini sono stati assolti perché i fatti non sussistono. Antonazzo e Tanzarella risultano assolti perché il fatto non costituisce reato. Il teorema del pm Casto non ha retto davanti al giudice Saso, che ha disposto anche la restituzione delle opere portuali sequestrate, quali i manufatti per la security, la strada di collegamento ex Sisri. Ogni scelta era lecita, legittima. Nessun abuso. Tutto dissolto come una bolla di sapone. Restano i disagi al porto procurati in questi anni. E resta, come detto, il dolore vissuto dalle famiglie.

“Sono ancora incredulo – ha commentato il presidente dell’ente portuale, Ugo Patroni Griffi – di come una cosa del genere sia potuta avvenire. Dall’altra parte, come giurista, sono confortato dal fatto che c’è un giudice non solo a Berlino, ma anche a Brindisi. Se non ci fossero stati i giudici con la G maiuscola, il saldo personale sarebbe stato molto più grave: non posso dimenticare che nei miei confronti era stata chiesta addirittura una misura cautelare. Noi meridionali non possiamo permettere che lo sviluppo infrastrutturale, che è fondamentale per colmare il gap con il Nord, possa essere ideologicamente contrastato in questo modo. I provvedimenti che si sono stratificati in questo caso, come ricordato dal tribunale del Riesame di Brindisi, non hanno precedenti. Al fondamento dell’azione penale c’è stata una lunga serie di atti amministrativi illeciti, ingiustificati. Fortunatamente è stata disposta la restituzione immediata delle opere sequestrate. Tuttavia è stato causato un danno economico non indifferente all’operatività del porto”.

Esprime piena soddisfazione anche Rosario Almiento, avvocato dell’europarlamentare Maria Angela Danzì, all’epoca dei fatti sub-commissaria del Comune di Brindisi: “Con questa sentenza viene restituito l’onore ad una servitrice dello Stato e viene dimostrato senza ombra di dubbio, così come da me sostenuto sin dalle prime battute, che la dottoressa Danzì ha agito nell’esclusivo interesse pubblico”.