BRINDISI – E’ tutto surreale, inaspettato, quasi magico ciò che accade in questa Domenica 23 aprile 2023 in un caldo pomeriggio di primavera. Proprio la giornata che poteva consegnare la pressoché certa promozione in serie C della Cavese, diventa invece una giornata “pro Brindisi”, con i biancazzurri che sbancano Nardò 0-2 e i metelliani che invece perdono tra le mura amiche 1-2 contro il Martina Franca dei miracoli.
Il calcio è bello anche per questo, perché mai scontato e definito, lontano da verdetti definitivi.
E così il Brindisi si porta a soli 3 punti dalla capolista, scavalca il Nardò alla seconda posizione e dà una dimostrazione di forza – l’ennesima in questo girone di ritorno – non indifferente alle sue rivali, Cavese in primis. Non v’è dubbio che il merito della vittoria odierna vada equamente suddiviso tra giocatori e staff tecnico, poiché non era semplice risollevarsi mentalmente dal pareggio contro il Molfetta; i calciatori sono entrati in campo concentrati, non timorosi e sicuri dei propri mezzi, rischiando poco al cospetto di una squadra che finora aveva sempre recitato un ruolo da protagonista al “Giovanni Paolo II”.
Ma lasciateci dire che, se il campionato è stato riaperto a due giornate dalla fine, il merito è anche e soprattutto della società, capace di sostenere l’ambiente con dichiarazioni apparentemente poco realistiche ma che, allo stato, smentiscono gli addetti ai lavori (noi in primis) e tutti coloro che non hanno creduto nella possibilità di giocare lo scontro diretto del 30 aprile con tale distacco in classifica.
A prescindere da come finirà, il Brindisi ha compiuto un autentico miracolo sportivo, inanellando una serie di vittorie pesanti per la classifica tra le quali ricordiamo Afragolese, Barletta, Nardò e Fasano; vittorie nette, convincenti, autorevoli che potevano lasciare il grande rammarico di non averci provato prima con la medesima convinzione e forza mentale.
Ma adesso il Brindisi è lì, non è più legato al destino di altri ma può piegarlo a suo favore con un ultimo sforzo, il più atteso da società, calciatori e tifosi. Quello sforzo che consentirebbe di giocare l’ultima partita del torneo a pari punti con la Cavese con la speranza tenuta sopita in tutti questi mesi, a volte non evocata per scaramanzia o per scoramento.
Godiamoci questa settimana e prepariamoci alla gara di domenica che vedrà sicuramente lo stadio tutto esaurito come i lontani tempi della serie C2 del patron Salucci. Un’epoca lontana nel tempo, ma non nelle emozioni.
FORZA BRINDISI!
LUIGI RUBINO