Home Politica Lettera aperta di un cittadino: “A destra pasta scarfata ed a sinistra scelte incomprensibili”
Lettera aperta di un cittadino: “A destra pasta scarfata ed a sinistra scelte incomprensibili”
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Lettera aperta di un cittadino: “A destra pasta scarfata ed a sinistra scelte incomprensibili”

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BRINDISI – Quando entrai a far parte del M5S lo feci perché ero stanco degli imbrogli che all’epoca i governi “tecnici” e di sinistra sistematicamente compivano adottando politiche favorevoli ai soli scopi personali dei governanti. A denunciare con feroce grida quanto falsi ed imbroglioni fossero i “Renzi” di turno, vi era Beppe Grillo che, teoricamente, dava del bugiardi e mascalzoni alla sinistra nostrana (nel 2014 pubblicamente ad un incontro ne fecero “carne da macello”).
Ed era vero. Le accuse trovavano il loro fondamento e la gente era stanca. Tra quella gente c’ero anch’io, stanco di una amministrazione di governo che pensava soltanto agli affari suoi e, sopratutto, stanco (come diceva il M5S) di questo partito denominato PD che ne muoveva le file e doveva dunque “scomparire”.
Sull’onda delle reali e vere problematiche della gente, questo movimento di Grillo che aveva fondato tutta la sua politica contro il governo del PD, vinse poi le elezioni letteralmente schiacciando, affossando e colpendo a morte il nemico (PD appunto).
Ma cosa fece il M5S che aveva ottenuto tanti consensi basandoli sulla guerra al PD?
Lo resuscitò. Già, nel 2018 esplode il M5S e cade il consenso del PD ma, seppur sepolto, quelli che si professavano << occasionali>> della politica dandosi addirittura un termine massimo per ivi rimanerci, pur di sedere le poltrone del governo, si allearono con il nemico giurato.
Il Pd dunque, nonostante una sonora sconfitta, governava grazie al suo nemico! E tante grazie al M5S.
Oggi, nella maggior parte delle competizioni elettorali, compresa quella brindisina, quello che fu il nemico giurato del PD è quasi sempre alleato con quest’ultimo.
Ma la gente ha poi visto i comportamenti assunti dal quel movimento ed una volta venuti alla luce (Di Maio, Casaleggio, Conte), lo spaccheranno letteralmente. Cambia tutto ancora una volta e, dunque, cambia ancora la sua identità. La parola d’ordine è quella di rimanere su quelle fantastiche poltrone e per far ciò, bisogna trovare gente per bene da mostrare al popolo. Cosicché, tra le tante, nella nostra città troviamo due eccellenti personaggi che, tuttavia, non c’erano quando quel movimento si opponeva ai ladri del governo. Ed allora nella nostra città accade che il partito che sino ad oggi ha governato, scarica il suo leader sindaco supportato sino a qualche giorno prima, per optare per un leader sicuramente meglio spendibile secondo le loro esigenze, alleandosi con …. l’opposizione appunto di qualche giorno prima. Insomma mi rimarrebbe un atroce dubbio se dovessi votare da quella parte: a quale partito in effetti starei votando. Anche perché sarebbe lo stesso del precedente Sindaco, o no?
E a destra?
Dalle notizie di stampa, o si fa un “revival” o si seguono le logiche del “familiarismo” politico di successione. In ogni caso, come da noi si suol dire, sarebbe << pasta scarfata >>.
Ed allora, da questa parte della politica, ci si chiede il motivo per cui debba essere sempre necessariamente scelto il tradizionale nome proveniente dal pregresso e che sino ad oggi però non avrebbe portato frutti ad una vera differente alternativa che potesse governare, rispetto ad un nome che fosse finalmente slegato al passato o comunque a soggetti che son stati sin troppo presenti nella locale politica nostrana. Eppure, a quanto pare, esiste l’alternativa ed anche la stampa ne aveva fatto menzione e, come solevano dire in questo caso i latini, << ciò che non può il diavolo, l’ottiene la donna>>. Già, proprio come l’odierno Governo nazionale che, piaccia o meno, finalmente ha un vero leader. Ed invece, a quanto sembra, anche la destra nostrana sembra aver paura di qualcuno che possa essere indipendente nella sua totalità e preferirebbe i tradizionali canali di comunicazione.
Dunque, anche in questo caso, se dovessi votare da questa parte mi rimarrebbe l’atroce dubbio che fosse stata compiuta una scelta: meglio perdere l’elezioni piuttosto che non avere successivamente il controllo. Alla fine, questa politica di noi brindisini rimane davvero un mistero nascosto dietro un grissino, ovvero inspiegabile nella normale logica, ma individuabile negli intenti.

Fabio LEOCI