BRINDISI – Immaginate di avere tra le mani un joystick con quattro tasti: un triangolo verde in alto, un quadrato rosa a sinistra, un cerchio rosso a destra e una “ics” azzurra in basso.
Immaginate poi di muovere le leve direzionali e di accomodarvi dinanzi alla tv; scegliete la squadra con cui giocare e selezionate “Brindisi”. Bene, teletrasportatevi allo stadio “Puttilli” di Barletta e il gioco è fatto!
Una partita epica quella del pomeriggio da parte del Brindisi che compie un’impresa destinata a rimanere nella storia della società adriatica: espugnare il campo del Barletta con un perentorio 1-4, figlio di una prestazione perfetta, attenta, concentrata, tecnica e organizzata. Un plauso davvero a tutti, da mister Danucci a al portiere Vismara – autore di alcuni interventi strepitosi – fino ad arrivare a tutti i restanti componenti della squadra.
La domanda però viene spontanea: dov’era questo Brindisi fino a sei giornate fa? Perché era così discontinuo? Cosa è scattato nella mente dei calciatori, dopo l’esonero del mister?
Domande in parte destinate a non avere risposte, ma che rendono un po’ più amaro questo esaltante mercoledì pomeriggio di marzo. Perché se è vero che alcuni infortuni hanno condizionato il cammino dei biancazzurri, è altrettanto vero che talvolta a mancare è stata la personalità, il carattere o – come direbbero i napoletani – la famosa “cazzimma”.
Dobbiamo però restare ottimisti, pensando che sei punti non siano impossibili da recuperare, a patto che il Brindisi continui a giocare divertendo e divertendosi mentre la Cavese perda qualche colpo nelle prossime giornate prima dello scontro diretto del 2 aprile.
Ad avvalorare la prestazione sono i numerosi commenti social di sportivi tifosi barlettani che hanno ammesso la superiorità del Brindisi, ritenendo la squadra adriatica senza dubbio la più forte e attrezzata del campionato. Del resto, basti pensare che il Barletta ha la migliore seconda difesa del campionato dopo il Nardò, laddove il Brindisi invece – sia pur con una partita in più – vanta il miglior attacco.
Cosa dire? La vittoria del Brindisi ci lascia frastornati per la dimostrazione feroce di forza, per il cinismo spietato sotto porta (finalmente!) e per la rivitalizzazione di alcuni elementi, Dammacco su tutti, che hanno fornito un contributo decisivo al fausto epilogo.
Per festeggiare il memorabile evento i tifosi si sono dati appuntamento alle ore 18.45 allo stadio “Fanuzzi” per accogliere la squadra rientrante vittoriosa da Barletta, nonostante il vento e la pioggia di questo pazzerello 15 marzo. Pazzerello come il Brindisi di Danucci, capace di segnare nove reti in tre partite.
Il prossimo avversario è il Fasano, ma non è ancora arrivato il momento di pensarci: meglio far festa e brindare ad una vittoria pirotecnica, una vittoria da PlayStation.
Forza Brindisi!
LUIGI RUBINO