Home Politica Elezioni, il segretario dem: “Pronti a valutare un nome del M5s”. L’appello a Rossi: “Per difendere il lavoro svolto bisogna restare uniti”
Elezioni, il segretario dem: “Pronti a valutare un nome del M5s”. L’appello a Rossi: “Per difendere il lavoro svolto bisogna restare uniti”
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Elezioni, il segretario dem: “Pronti a valutare un nome del M5s”. L’appello a Rossi: “Per difendere il lavoro svolto bisogna restare uniti”

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BRINDISI – Le dichiarazioni rilasciate nelle scorse ore agli organi di stampa non sembrano lasciare dubbi: Riccardo Rossi vuole ripresentarsi come candidato sindaco, anche a costo di correre da solo. Il primo cittadino ha oramai realizzato che M5s e Pd non appoggeranno la sua candidatura, pertanto ha deciso di passare al contrattacco. «Penso sia normale – fa sapere – che un’amministrazione si ponga come tema quello della riconferma e della valutazione del proprio operato al cospetto degli elettori. Chi lavora per la città di Brindisi dovrebbe rivendicare quello che è stato fatto, senza tenere in piedi ragionamenti che riguardano Roma e Bari. Per questo noi ci saremo alle prossime elezioni». Una frecciatina che pare indirizzata ai vertici locali del Partito democratico, dai quali probabilmente Rossi si aspettava maggiore sostegno per la sua ricandidatura.
Lo scenario che si profila, pertanto, è quello di un centrosinistra spaccato. Da una parte il movimento del sindaco, Brindisi Bene Comune, sul quale convergerebbe Europa Verde. Dall’altra il Pd, il M5s e alcune liste civiche. Una prospettiva temuta dal segretario provinciale del Pd, Francesco Rogoli, che invita l’attuale sindaco a non abbandonare il campo largo. «Penso – commenta – che Rossi abbia colto il senso del lavoro che si sta compiendo e sono sicuro che non sfuggirà. Il nostro tentativo è di proiettare in avanti questa esperienza amministrativa provando a difendere quanto di buono è stato fatto in questi anni. E il miglior modo di difendere il lavoro svolto non è certamente quello di presentarsi con un centrosinistra diviso, consegnando così, senza combattere, la vittoria al centrodestra». In merito all’indicazione del candidato, Rogoli risponde che «questa settimana potrà rivelarsi determinante» e che il «Pd è pronto anche a valutare un nome che provenga dal M5s».
A Francavilla Fontana, Pd e M5s hanno deciso di convergere sul sindaco uscente Antonello Denuzzo. Su Brindisi, invece, questa operazione non è riuscita perché sono subentrate logiche differenti. «Probabilmente sui capoluoghi – ammette Rogoli – ci sarà stato a livello nazionale anche un ragionamento basato su logiche di ripartizione. Ma al di là di questo, nelle varie realtà provinciali noi abbiamo rispettato le specificità territoriali e l’autonomia decisionale, rifuggendo da considerazioni spartitorie. A Francavilla il Partito democratico ha ritenuto che, pur provenendo da una consiliatura in cui si è trovato all’opposizione, fosse giusto in questo momento lavorare per unire il centrosinistra, compiendo un atto di generosità e riconoscendo al sindaco Denuzzo la possibilità di continuare a guidare questo ampio fronte di centrosinistra, che già includeva il Movimento Cinque Stelle».
In tutta la provincia la parola d’ordine sarà dunque “campo largo”. Con il paradosso che proprio nel capoluogo il patto di ferro Pd-M5s potrebbe determinare un restringimento della coalizione.