Da Emiliano stop all’aeroporto di Taranto e endorsement per Lippolis: “Mostra intraprendenza e determinazione. Mi risulta abbia anche rifiutato coinvolgimenti politici per dedicarsi allo sviluppo di Brindisi”
BRINDISI – Finalmente Brindisi torna ad essere attrattiva in termini di investimenti. È quanto emerso dall’assemblea pubblica di Confindustria, che ha visto la partecipazione del ministro per il Sud, per gli Affari europei e per il Pnrr, Raffaele Fitto, e del presidente della Regione Michele Emiliano.
Nel 2023 a Brindisi saranno infatti avviati i lavori per la costruzione del deposito gnl di Edison e della fabbrica di pale eoliche innovative di Act. «Erano 15 anni che a Brindisi non si vedevano nuovi insediamenti produttivi», ha ricordato il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti Lippolis, il quale ha anche preannunciato che vi è «l’interesse di un importante gruppo imprenditoriale che vorrebbe realizzare (nell’area di Capo Bianco, ndr) traghetti green, garantendo lavoro a centinaia di persone. Gli imprenditori sono qui in sala». Lippolis, però, ha chiesto l’aiuto delle istituzioni e del ministro Fitto in particolare affinché vengano liberati terreni rientranti nel Sito di interesse nazionale attraverso «l’attesa riperimetrazione dell’area» e lo stanziamento di «risorse per effettuare le bonifiche laddove dovessero servire», così da offrire spazi adeguati ai «tanti investitori che bussano alla nostra porta».
Tra gli investimenti che partiranno nel 2023, come detto, c’è quello di Act Blade. A tal proposito, il presidente Emiliano ha informato che il dipartimento Ambiente e Paesaggio della Regione «sta istruendo l’autorizzazione paesaggistica in deroga, resa necessaria dalla sentenza della Corte Costituzionale, la quale ha ritenuto incostituzionale che le opere portuali ne fossero esenti. Nel giro di una settimana – ha assicurato – dovrebbe chiudersi l’istruttoria, dopodiché ci sarà il passaggio in giunta che conformerà il pubblico interesse, condizione necessaria per andare in deroga». La vicenda Act Blade è stata seguita da vicino anche dal ministro Fitto, impegnato in un’opera di mediazione tra enti. «Sollecitato, ho partecipato alla questione Act Blade. Trovo paradossale – ha dichiarato Fitto – che io sia dovuto intervenire e che l’investimento non sia ancora partito».
Volgendo lo sguardo al futuro, Emiliano ha poi inteso lanciare idealmente un’alleanza strategica tra Brindisi e Taranto, con al centro il tema della decarbonizzazione. «Siamo qui soprattutto per incoraggiare Confindustria Brindisi perché devo dire che attualmente il suo presidente mostra intraprendenza e determinazione oggettive. Mi risulta che abbia anche rifiutato coinvolgimenti politici, il che la dice lunga sulle sue buone intenzioni di lavorare per lo sviluppo di questa provincia. Ci sono infinite possibilità che passano da questo territorio. Per esempio – ha affermato il governatore – Brindisi potrebbe partecipare in modo rilevantissimo a quel processo di decarbonizzazione della Puglia, e in particolare di Taranto, attraverso la produzione di idrogeno da energia verde, così da alimentare gli impianti di Dri che ci consentiranno di produrre acciaio di qualità a Taranto. Questa alleanza passa anche dalla Camera di Commercio unica, dal previsto rafforzamento del collegamento ferroviario e dal collegamento tra l’aeroporto e la stazione di Brindisi. A Taranto devono capire che fare un altro aeroporto (per i voli civili, ndr) a quaranta minuti da quello di Brindisi non serve a molto, soprattutto con i progetti dello spazio-porto in ballo per l’aeroporto di Grottaglie».