Home Politica Caroli: “D’Attis tiri il rigore a porta vuota e noi ci adegueremo. Fitto non è in porta ma sugli spalti”
Caroli: “D’Attis tiri il rigore a porta vuota e noi ci adegueremo. Fitto non è in porta ma sugli spalti”
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Caroli: “D’Attis tiri il rigore a porta vuota e noi ci adegueremo. Fitto non è in porta ma sugli spalti”

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BRINDISI – Il risultato tra Forza Italia e Fratelli d’Italia in quel di Brindisi è ancora fermo sullo zero a zero. In molti parlano di una sfida di nervi tra D’Attis e Fitto: il primo a sostegno di Marchionna e il secondo a supporto di Guadalupi. D’Attis, già in occasione della campagna elettorale per le elezioni politiche, garantì che dal 26 settembre avrebbe lavorato per assicurare un candidato sindaco all’altezza della città di Brindisi. Un’affermazione che serviva a sottolineare che il pallino ce l’aveva lui. A distanza di sei mesi, il pallino si è trasformato in cerino. Da settimane si susseguono voci di imminenti ufficializzazioni della candidatura di Marchionna ma puntualmente vengono smentite dai silenzi. Sempre più imbarazzanti.

Secondo il coordinatore provinciale di FdI, Luigi Caroli, non ci sarebbe alcun braccio di ferro con Fitto protagonista. Caroli, infatti, pur riconoscendo che FdI preferirebbe di gran lunga il nome di Guadalupi e pur mostrando un certo scetticismo (di natura politica, non personale) per la scelta di Marchionna, ci tiene a specificare che il ministro Fitto non sta giocando questa partita. E anzi, il coordinatore provinciale di FdI sfida D’Attis a prendere il coraggio a due mani e calciare il rigore.

La chiacchierata con il coordinatore provinciale nasce da un post dello scrivente che, premettendo che «ognuno ha legittime argomentazioni per parteggiare per Marchionna o per Guadalupi», provocatoriamente – verso i portatori sani dello slogan ‘Brindisi ai brindisi’ – chiedeva «perché in una città dove viene spesso rivendicata la possibilità che siano i brindisini a decidere, debba mettere il becco uno di Maglie» e se tale slogan «funziona a corrente alternata». Il post si concludeva: «Si contesti pure la scelta di Marchionna, si rivendichi pure quella di Guadalupi, ma a me fa più piacere se il pallino lo tiene un parlamentare brindisino che un ministro leccese. E gradirei che il controcanto a D’Attis lo facesse un altro brindisino».

Come accennato, puntuale è arrivato il controcanto di Caroli, che in realtà, più che un controcanto, è un invito a D’Attis a calciare il benedetto rigore. «D’Attis è il parlamentare – dichiara Caroli – che per residenza rappresenta la sua città, e questo lo capisco. Per tale ragione gli dico che non si può condizionare in questo modo la partita: ha un rigore a porta vuota e non lo tira; se si spaventa non ci possiamo fare niente. Deve solo tirare il rigore. Fitto non è in porta. Fitto è sugli spalti a fare il tifo per Guadalupi. Credo che almeno il tifo possa farlo, o no? Noi siamo a disposizione: appena D’Attis batterà il rigore, noi ci adegueremo».