Home Politica Amati: “PD Brindisi scarica Rossi per eseguire ordini di Emiliano. E ora perché non si dimettono?”
Amati: “PD Brindisi scarica Rossi per eseguire ordini di Emiliano. E ora perché non si dimettono?”
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Amati: “PD Brindisi scarica Rossi per eseguire ordini di Emiliano. E ora perché non si dimettono?”

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BRINDISI – Dichiarazione del Consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati.

“Non c’è niente di più fastidioso di avere ragione quando è troppo tardi e non si può fare più nulla.

“Il PD di Brindisi ha scaricato Rossi per eseguire gli ordini politici del non iscritto Emiliano e non per un inedito e tardivo coraggio nel contestare le sue politiche.

In queste ore si leggono dichiarazioni degne di ottimi arrampicatori di specchi, in base alle quali il motivo del dissenso sarebbe il serbatoio a GNL dell’Edison.

Ma fatemi il piacere. Come si fa a sostenere questo se la delegazione del PD nella Giunta comunale e la maggior parte dei Consiglieri comunali hanno sostenuto tutte le iniziative di contrasto al serbatoio GNL escogitate dal sindaco Rossi?

Nei prossimi giorni gli argomenti del PD Brindisi per prendere le distanze aumenteranno sempre più. State a vedere. Si sentirà dire che non condividevano l’impostazione del PUG, le politiche d’ostracismo alla riqualificazione delle contrade, il rifiuto delle compensazioni Tap e Snam, il sabotaggio delle opere programmate dall’Autorità portuale e altro ancora.

Insomma, sarà messa in scena una commedia per provare a giustificarsi.

Si argomenterà sull’allontanamento da Rossi per motivi programmatici dopo aver votato, invece, tutto di quel programma; si nasconderà la sudditanza politica nei confronti del PD regionale dopo aver fabbricato chili di comunicati e dichiarazioni a sostegno di Rossi, infarciti di così tanto zucchero che già a leggerli si correva il rischio di coma diabetico; si glisserà sull’emarginazione di numerosi iscritti e simpatizzanti, rei di aver mantenuto una condotta lineare e più consona a un partito riformista.

Ma c’è una cosa su cui non riesco a fare previsioni. In questi anni, ogniqualvolta qualcuno provava a contestare le politiche di Rossi, partivano attacchi ad hominem, insinuando complicità con non meglio specificati poteri occulti, comportamenti di dubbia moralità, con propensione ai soldi e al mercanteggiare delle funzioni pubbliche. E di tutto questo si indicava, quale diga, Riccardo Rossi e la sua esperienza. Orbene, in base a quella stessa misura di giudizio, ossia il ruolo di Rossi quale diga agli attacchi occulti e immorali alla cosa pubblica, il loro abbandono come dobbiamo interpretarlo? Come sanzione a un Rossi transitato dalla parte dello sceriffo a quella del bandito? Oppure come passaggio del PD dalla parte dei poteri forti che Rossi voleva tenere alla larga? Oppure, molto più seriamente, che in questi anni hanno detto decine di sciocchezze e lanciato decine d’allarmi solo per giustificare la comodità di qualche poltrona? Propendo per l’ultima soluzione.

Adesso c’è un’unica cosa seria che dovrebbero fare, ma temo non saranno in grado: dimettersi, consentire lo scioglimento del Consiglio comunale e fare in modo che le prossime elezioni vedano i concorrenti sulla stessa linea di partenza.”