Resa finale in FdI, Atreju risponde a Mevoli: “Oggiano non sarà mai il candidato sindaco e non c’è posto per Brindisi al centro. Marchionna l’uomo giusto”
BRINDISI – Avremmo preferito che il confronto seppur aspro fosse rimasto circoscritto nelle sedi opportune e non messo alla berlina come ha fatto il tesserato di Fratelli d’Italia, signor Cesare Mevoli. Nelle ultime 48 ore per ben due volte, con altrettanti richiami sulla stampa, il nostro circolo territoriale “Atreju” è stato chiamato in causa. Il primo articolo riprendeva alcune indiscrezioni sui contenuti di una nostra missiva indirizzata ai vertici provinciali e regionali; il secondo riporta copiose falsità e autoproclamazioni dettate dal tesserato, lo stesso signor Cesare Mevoli, così come offese nei confronti del nostro circolo territoriale.
È bene chiarire e fissare alcuni punti e, quindi, offrire la possibilità a tutti di comprendere la reale situazione (secondo la norma a Brindisi), artatamente oggetto della confusione. Ritenevamo banale e scontato farlo, confidando nella correttezza e lungimiranza altrui, fino ad oggi. Oggi, sanare una stortura tacitamente accettata, per tutti coloro, uomini e donne, con i quali stiamo lavorando e collaborando per far emergere questo progetto, è per noi un dovere. Per un decennio Brindisi non ha avuto un circolo territoriale nel quale emergessero democrazia e programmi condivisi nell’interesse collettivo. Potremo affermare che se non fosse stato per noi non sarebbero mai nati dei Circoli. Si ritiene utile ribadire tale punto non per la astratta volontà di evidenziare un ruolo apicale nell’organizzazione, ma per la improrogabile necessità per la cittadinanza che crede nei valori di Fratelli d’Italia, di avere e trovare dei riferimenti certi sul territorio, quindi per meglio comprendere e giudicare ruoli, dinamiche e soprattutto scelte della politica, insomma, per dissolvere ogni possibilità di confusione nei cittadini brindisini.
Potrebbe apparire un disegno perfetto, ma solo agli occhi dell’autore. Veniamo ai punti: come l’Alberto Tomba dei migliori anni, il nostro tesserato ha dimostrato di essere un campione di slalom schivando le questioni con una semplice dichiarazione secondo le quali le frizioni interne al partito sono del tutto personali. A dispetto di quanto asserito dal signor Cesare Mevoli, in realtà le questioni sono squisitamente tecniche e statutarie, basterebbe consultare lo statuto del nostro partito ‐ pubblicato sul sito di Fratelli d’Italia ‐ come anche il regolamento adesioni 2022. Fatto questo, lo stesso arguirebbe (forse) di essere “scaduto” e di non poter più ricoprire quel ruolo che tanto rivendica puntualmente. Con pari dovere per il rispetto della realtà, ci vediamo costretti anche a precisare che il signor Cesare Mevoli non rappresenta la totalità deitesserati di Fratelli d’Italia e dei suoi simpatizzanti. Qualora vi fossero dubbi o fuorviantitentativi di travisamento. Pertanto, a scanso di equivoci e/o fraintendimenti, dichiariamo che il signore in discorso non è espressione della totalità di Fratelli d’Italia.
Tuttavia, paradossalmente lo ringraziamo per averci dato l’opportunità di fare chiarezza una volta pertutte.
Lo dobbiamo innanzitutto ai nostri iscritti e non di meno alla città intera perché il signore succitato non ci rappresenta e non può permettersi di parlare a nome di tutti i componenti di Fratelli d’Italia della città di Brindisi. Se vuole continuare a farlo è pregato di tener fuori da ogni possibile futura dichiarazione il nostro circolo territoriale, composto da ben 154 iscritti e non da 105 malgrado appena 40 giorni dalla sua nascita.
Qualcosa in più dei suoi (?) sebbene ripeta spesso, modalità disco rotto, di essere in attività da oltre vent’anni. Si ponga qualche domanda in merito. Ma notiamo che da buon nostalgico gli riesce benissimo spostare i numeri come qualcun altro in un lontano passato spostava aerei al fine di apparire forte agli occhi degli altri. Noi non abbiamo mai condiviso la sua linea, la sua posizione sull’insistenza alla candidatura del consigliere uscente dottor Massimiliano Oggiano: tantomeno abbiamo mai condiviso la sua posizione, la sua parola data al movimento “Brindisi al Centro”.
Butti giù la maschera perché sappiamo benissimo come andrà a finire: il consigliere Oggiano non sarà mai il candidato sindaco espressione della coalizione di centrodestra come gli è stato più volte detto. Il movimento a cui dice di aver dato parola non potrà mai far parte della coalizione di centrodestra, punto fermo ribadito sin dai primi incontri che ha condiviso con i rappresentanti dei partiti della coalizione. Ma il signor Cesare Mevoli, furbescamente come neanche il miglior democristiano della prima Repubblica, ha trovato la via di fuga, anzi tornando ai tempi a lui tanto cari, sembra più re Umberto, il quale almeno in quell’occasione rese Brindisi Capitale d’Italia seppure per pochi mesi.
È stato chiarissimo: “Se arrivano ordini dall’alto, da uomo di partito mi fermerò!”. Siamo tutti sereni perché per primo il Nostro sa che si fermerà. Ma quando ciò avverrà un minimo di dignità vorrebbe quantomeno che riprendesse coscienza ammettendo di aver fallito nuovamente come quando cinque anni fa si rese protagonista di una rottura nel centrodestra che condusse alla vittoria l’attuale sindaco Riccardo Rossi. Ci chiediamo a questo punto che quello in parola sia lo stesso Cesare Mevoli che nel 2016 abbandonò Fratelli d’Italia facendolo a mezzo stampa con un comunicato pieno di discredito nei confronti dell’intera dirigenza fino al nazionale e dell’attuale presidente del consiglio Giorgia meloni? Indichiamo in questo link il contenuto del documento.
https://www.brundisium.net/index.php/cesare‐mevoli‐lascia‐fratelli‐ditalia‐troppi‐errori‐a‐livello‐nazionale‐e‐locale/
Mai replica più giusta e corretta nei suoi confronti fu fatta dal senatore Michele Saccomanno e dall’attuale consigliere Luciano Cavaliere, entrambi dirigenti di Fratelli d’Italia.
https://www.brundisium.net/index.php/cesare‐mevoli‐lascia‐fratelli‐ditalia‐le‐critiche‐di‐saccomanno‐e‐cavaliere/
Quando tutto ciò accadrà chiediamo al signor Cesare Mevoli di professare un pizzico di umiltà e di chiedere scusa al consigliere Oggiano. Infine ci rivolgiamo alle segreterie di Lega, Idea, Forza Italia per ringraziarli per aver proposto un’autorevole personalità come quella di Pino Marchionna, dal nostro punto di vista l’uomo giusto per la nostra città al quale andrà il nostro pieno appoggio come circolo territoriale di Fratelli d’Italia.
AD MAIORA.
Circolo Territoriale FDI Atreju-Brindisi