Pressing su Enel: “Una centrale a gas ed una gigafactory per Brindisi”
BRINDISI – Il workshop “Gas, Infrastrutture e Sicurezza energetica” organizzato dal Di.T.N.E., da Confindustria e della Cna si è rivelato l’occasione propizia per avanzare richieste ad Enel. Il phase-out dal carbone, infatti, è tuttora fissato al 2025 e con il passare dei mesi cresce sempre più la preoccupazione per le conseguenze occupazionali di tale decarbonizzazione.
Così, il presidente della Cna, Franco Gentile, alla luce «dei nuovi scenari legati alla guerra in Ucraina» ha rilanciato la proposta di «convertire a gas la centrale Enel così come era stato immaginato». Gentile ha ricordato infatti che la multinazionale «credeva talmente tanto che la strada da percorrere fosse quella della conversione da avere già staccato gli ordini ad Ansaldo per i nuovi generatori». Per il presidente della Cna, pertanto, «alla luce degli ultimi accadimenti, Terna deve rivedere la propria inspiegabile posizione».
Ma dal territorio arrivano anche richieste più ambiziose. Le dichiarazioni del ceo di Enel, Francesco Starace, rilasciate nel corso della visita alla gigafactory di Catania specializzata nella produzione di pannelli fotovoltaici, solleticano la fantasia dei rappresentanti politici locali. In particolare, non è passato inosservato il riferimento di Starace al fatto che Enel «vuole replicare il paradigma di Catania in altre parti d’Italia, d’Europa e del mondo». Un assist che il sindaco Riccardo Rossi non si è fatto sfuggire. «Mi piacerebbe – è stato l’appello del primo cittadino – che Starace venisse in visita a Brindisi affinché si possa aprire anche in questo territorio una gigafactory». Angelo Di Giovine, responsabile degli affari istituzionali territoriali di Enel, era presente in sala e ha rassicurato il sindaco sul fatto che si sta lavorando affinché Starace possa raggiungere Brindisi.
Per l’onorevole di Forza Italia, Mauro D’Attis, c’è prima bisogno di risposte concrete da parte della multinazionale. «Non consentirò – ha tuonato il parlamentare brindisino – che si facciano passerelle, soprattutto da parte di rappresentanti di aziende a partecipazione statale. Territori come quello di Brindisi hanno dato tanto e sarebbe cosa giusta stabilire qui una gigafactory, non limitandosi quindi all’installazione di pannelli che poco servirebbero al territorio. Pertanto, rispetto all’invito fatto dal sindaco Rossi a Starace, dico ai rappresentanti di Enel di non rispondere con immediato entusiasmo ma di presentare prima un piano industriale serio».
Nel frattempo, a Brindisi si lavora su progetti che possano rendere attrattivo il territorio, coniugando transizione energetica e vantaggi per le aziende. «Il 16 febbraio prossimo – ha annunciato il presidente di Confindustria, Gabriele Menotti Lippolis – sigleremo assieme all’Autorità di sistema portuale e alle tante imprese energivore del territorio un contratto per la nascita di un consorzio che possa dare vita alla creazione di una grande comunità energetica portuale ed industriale».