Con grande ritardo, anche a Brindisi attivati i Puc per i percettori del reddito: aiuteranno a tutelare l’ambiente

BRINDISI – A distanza di oltre tre anni dall’introduzione dei Progetti utili di comunità, pensati affinché i Comuni potessero impiegare i percettori del reddito di cittadinanza in lavori socialmente utili, il Comune di Brindisi è riuscito da qualche settimana ad attivare il suo primo Puc.

Originariamente l’ente comunale, attraverso delibera di giunta risalente al 22 ottobre 2020, aveva previsto l’attivazione di quattro progetti. Tuttavia, l’amministrazione ha incontrato difficoltà evidentemente insormontabili, così – a pochi mesi dalla annunciata cessazione dello strumento del reddito di cittadinanza – si è riusciti a partire con un solo progetto, che interessa il settore della tutela ambientale. Cinquanta percettori, di cui trentacinque in carico ai case manager dell’Ambito di Brindisi e quindici in carico al Centro per l’impiego, verranno impiegati come supporto alla ditta che si occupa della gestione dei rifiuti solidi urbani nelle attività di sensibilizzazione, promozione e corretto conferimento dei rifiuti; distribuzione di materiale informativo sulla raccolta differenziata per educare la cittadinanza al corretto conferimento dei rifiuti; decoro urbano e verde pubblico mediante servizi di vigilanza e segnalazione. Il monte orario delle attività

per singolo beneficiario sarà di 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16.

Gli altri tre progetti in attesa di attivazione prevedono attività di supporto alla fruizione dei beni culturali del Comune di Brindisi con ampliamento degli orari di apertura durante i giorni feriali e festivi, attività di monitoraggio e vigilanza del territorio per tutto ciò che riguarda servizi turistici e infine attività di vigilanza e sorveglianza presso gli edifici scolastici con particolare riferimento agli orari di entrata e uscita degli alunni.