Home Politica Asl, Roseto ritira le dimissioni. Caroli (FdI): “La sanità brindisina ha bisogno di un commissario”  
Asl, Roseto ritira le dimissioni. Caroli (FdI): “La sanità brindisina ha bisogno di un commissario”  
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Asl, Roseto ritira le dimissioni. Caroli (FdI): “La sanità brindisina ha bisogno di un commissario”  

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BRINDISI – “La vicenda delle dimissioni presentate nelle scorse ore dal direttore generale dell’Asl di Brindisi, Flavio Roseto, sta assumendo contorni grotteschi”.

Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli, che prosegue: “Dapprima le dimissioni vengono presentate per motivi personali, poi si registrano appelli istituzionali affinché il diggì ci ripensi, successivamente il direttore generale dimissionario ci ripensa e ritira le proprie dimissioni che sarebbero peraltro irrevocabili. Nel mentre, è stato nominato come sostituto provvisorio il direttore amministrativo e, oggi in Giunta, Emiliano avrebbe portato al tavolo della discussione il nome del sostituto del direttore generale. Una raffica di colpi di scena degna del miglior thriller se non fosse che ci si dimentica che l’unico spettatore di questo spettacolo è la sanità brindisina che versa in condizioni disperate. Viene da pensare che le motivazioni delle dimissioni di Flavio Roseto, quindi, non fossero legate a motivi strettamente personali ma di altra natura. Ed è proprio sulla natura di queste dimissioni che pretendiamo spiegazioni. Perché se la Asl di Brindisi è allo sfascio ed è ingovernabile, logica conseguenza sarebbe quella di nominare un commissario anziché, eventualmente, proseguire con un direttore generale dimissionario che cambia idea nel giro di poche ore”

“Emiliano e Palese – conclude Caroli – si preoccupino di affrontare il problema del Pronto Soccorso dell’Ospedale Perrino, dove vige un vero e proprio stato abbandono e caos, acuito dalla grave carenza di medici con cui coprire i turni dell’emergenza-urgenza. Ripensino alle chiusure e ai ridimensionamenti di alcuni reparti e forniscano risposte rispetto alla gestione del personale precario. Altrimenti prendano atto dei loro innumerevoli fallimenti e si dimettano. Senza ripensamenti”.