Aeroporto, Quarta: “Oltre alla tassa d’imbarco, aumenti anche per i parcheggi. Felice che anche il dem Bruno si sia accorto della miopia di questa amministrazione”
BRINDISI – Sono stato il primo consigliere a lanciare l’allarme sulle conseguenze negative che l’incremento dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco aeroportuali avrebbe sortito. Bastava leggere i giornali per comprendere quanto le compagnie low cost reputino limitante la tassa d’imbarco già fissata a 6,50 euro. Una peculiarità italiana che rende meno competitivi i nostri scali rispetto a quelli delle altre nazioni. Figurarsi quali effetti potrà produrre un incremento di ulteriori due euro di quella tassa. Era solo questione di tempo: era scontato che le compagnie sarebbero passate alle minacce di riduzione degli investimenti su Brindisi, a tutto vantaggio di altri scali quali quello di Bari. Questo non è un gioco: si rischia di far perdere occupazione e quote di turismo all’intero Salento. E l’ex assessore Francesco Saponaro l’aveva capito bene.
Per fortuna adesso inizia a preoccuparsi anche qualcuno del Pd come il consigliere regionale Maurizio Bruno. Li attendevamo molto prima al nostro fianco in una battaglia contro l’irragionevolezza e la miopia di un sindaco e di un’amministrazione che reputano l’economia e l’occupazione come un affare secondario. Tanto loro hanno il posto fisso…
Tra l’altro l’aeroporto del Salento e la città di Brindisi sono già stati resi meno competitivi e appetibili da altre scelte compiute in questi anni, come l’aumento del costo del parcheggio da 5 a 8 euro e l’introduzione della tassa di soggiorno, i cui proventi sarebbero dovuti servire per migliorare l’accoglienza e l’attrattività della città.
Gianluca Quarta, Consigliere comunale Forza Italia