Home Politica Scontro fratricida in FdI: Gemmato sta con Oggiano sindaco o con D’Attis? Con Amati crescono le quotazioni dei centristi. PD-M5S lontanissimi, ed i Progressisti insidiano Cannalire
Scontro fratricida in FdI: Gemmato sta con Oggiano sindaco o con D’Attis? Con Amati crescono le quotazioni dei centristi. PD-M5S lontanissimi, ed i Progressisti insidiano Cannalire
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Scontro fratricida in FdI: Gemmato sta con Oggiano sindaco o con D’Attis? Con Amati crescono le quotazioni dei centristi. PD-M5S lontanissimi, ed i Progressisti insidiano Cannalire

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BRINDISI – Inizia a delinearsi, seppure molto lentamente, il quadro in vista delle prossime amministrative. Ma per conoscere gli equilibri definitivi bisognerà probabilmente attendere i travagli interni dei due partiti più strutturati, ovvero Pd e FdI.

I dem dovrebbero eleggere il nuovo segretario regionale a febbraio, e da lì a cascata dovrebbero tenersi i congressi provinciali e cittadini. È probabile che vincerà un uomo di Emiliano, pertanto il governatore potrà azzardare in anticipo le scelte e gli incastri per le amministrative. E in quel caso lo schema sarebbe Pd-M5S. Con quale candidato? I pentastellati locali per il momento non cedono alle lusinghe di Rossi, tant’è che continuano a votare contro in Consiglio comunale. Inoltre, nel corso degli incontri i vertici del movimento continuano a ripetere che vogliono capitalizzare il buon risultato delle Politiche. Tradotto in soldoni: tocca a noi il candidato sindaco.

Ma dal congresso regionale del PD potrebbe uscire papa anche un uomo vicino a Decaro (il prossimo candidato alla guida della Regione), e in quel caso quale sarà lo schema di gioco? Non è passato inosservato il commento di Amati in occasione del passaggio in Azione, che ha voluto rimarcare la propria stima verso il presidente dell’Anci. Che si stia lavorando per smarcare il PD dal M5S costituendo un asse con il Terzo Polo? Dipenderà anche dall’esito del congresso nazionale, e in questa ottica potrebbe risultare favorevole l’elezione di Bonaccini ed esiziale quella di Schlein.

Ma a Brindisi si profila a sorpresa anche un congresso cittadino piuttosto animato, con i Progressisti per Brindisi che hanno dichiarato di voler partecipare al percorso costituente e quindi, s’immagina, anche alla contesa della segreteria detenuta da Cannalire. E se non dovesse essere riconfermato quest’ultimo, si rimetterebbe in discussione anche l’appoggio incondizionato a Rossi.

Al centro, invece, il movimento di Amati faciliterà la nascita della piattaforma politica che dovrebbe vedere il Terzo Polo, il Pri ed alcune civiche alleati. L’ambizione è quella di scegliere profili di persone altamente competenti, e chissà che nella Giunta dei sogni di questo polo non possano rientrare nomi a sorpresa, nomi di gente proattiva che si è distinta per una visione sviluppista e pragmatica in ambito portuale, turistico, urbanistico, imprenditoriale.

E nel centrodestra? Qui la situazione è ancora più confusa, se possibile. All’interno di FdI, infatti, è in atto una battaglia tra il circolo che fa riferimento a Cesare Mevoli e quello appena costituito denominato Atreju, che vede protagonista Roberto Quarta. Quest’ultimo punta a diventare il circolo territoriale di riferimento, e di conseguenza ad ottenere il coordinamento della segreteria, che significa potere di nomina dei nuovi componenti dell’esecutivo e di composizione della lista per le amministrative. Non si tratta di un aspetto puramente formale perché la visione di Oggiano e Mevoli è quella di piazzare un componente di FdI come candidato sindaco (stando alla campagna mediatica di Oggiano e di Periferia, dovrebbe essere proprio il capogruppo di FdI il candidato), anche a costo di rompere con D’Attis. Quella di Roberto Quarta, invece, è di demandare il ruolo di king-maker a D’Attis, onde evitare di incorrere nella scissione del 2018 che portò alla vittoria Rossi. Molto dipenderà anche da come si porrà il coordinatore regionale Gemmato (si vocifera di un accordo chiuso con D’Attis), ed anche il coordinatore provinciale Caroli, che ha potere di nomina del commissario cittadino e che quindi rappresenta l’ultimo baluardo a difesa di Mevoli. Almeno finché non si terrà il congresso.

La Lega, invece, non è pervenuta, o meglio: si vede solo tramite le uscite ambigue della strana coppia Zizza-Saponaro.

L’unica certezza è che ci attende una tardiva e non entusiasmante campagna elettorale.