Rossi dimentica nuovamente il Consiglio comunale: su ACT Blade arriva l’ennesima tirata d’orecchie dal ministero
BRINDISI – Sulla Gazzetta di Brindisi si legge che sulla vicenda ACT Blade è arrivata l’ennesima tirata d’orecchie all’Amministrazione Rossi, che ancora una volta ha espresso un proprio parere bypassando il Consiglio comunale. Così, il ministero ha dovuto ricordare al Comune che vi è “la necessità di acquisire il preventivo nulla osta del Consiglio comunale, come previsto dall’art. 42, comma 2, lettera b del Tuel, trattandosi di valutazione di tipo urbanistico riferita a strumenti/piani urbanistici in senso ampio”.
Osserviamo ormai da tempo che il sindaco, sulle tematiche potenzialmente divisive, preferisce tenersi lontano dal Consiglio comunale, onde evitare di andare sotto come nel caso di Edison. Così, sul deposito Brundisium, su ACT Blade ed anche sul Dpp si gira alla larga dal massimo organo democratico cittadino, per l’appunto l’assise comunale.
Intanto crescono sempre più le voci di un Pd indispettito, addirittura tenuto all’oscuro di alcune scelte. Vero è che la docilità del Pd verso Rossi non conosce limiti, ma prima o poi finanche i (scendi)lettiani (si perdonerà l’infelice battuta, che però riassume bene questi 4 anni e mezzo di Pd) potrebbero perdere la pazienza.
Ora, non sappiamo se il sindaco opti per determine e delibere di giunta invece che per il passaggio in Consiglio comunale per via di una reale convinzione interpretativa (distorta?) delle regole del gioco o per schivare il fuoco amico che probabilmente non accetterebbe di votare pareri difficilmente condivisibili, ma sta di fatto che per un movimentista come Rossi, in passato sempre in mezzo alla gente con uno striscione o con un banchetto, dovrebbe essere naturale condividere con il Consiglio comunale ogni passaggio rilevante della vita della città.