Patroni Griffi: “Falck a Taranto, una sconfitta per la città. Gli imprenditori non possono dare fiducia ad un territorio che sembra impazzito”
BRINDISI – La smentita di Rossi su Falck cozza con le parole di Patroni Griffi, che nel corso del convegno sul nuovo Piano regolatore portuale ha dichiarato: “C’è una cattiva notizia, purtroppo le polemiche sono dannose, soprattutto quando sono prive di senso. Falck ha scelto Taranto, era nell’aria. Se i tempi per la realizzazione di Capo Bianco si allungano per via della pareristica, se si mette in discussione la funzione industriale di Capo Bianco prevedendo di portarci le navi da guerra, è chiaro che un imprenditore non può dare fiducia ad un territorio che sembra impazzito.
Ricordo che due anni fa eravamo tutti d’accordo sul far montare le pale a Capo Bianco. I 1.500 posti di lavoro paventati rappresentano il risarcimento minimo per l’impatto ambientale che hanno queste pale. E ciò per la compressione delle attività portuali che comporteranno. Vi ricordo, infatti, che dove c’è un parco eolico, c’è interdizione assoluta della navigazione e della pesca. Restano almeno i vantaggi economici delle attività di produzione e assemblaggio delle pale. Ora questi vantaggi economici vanno in un altro porto (Taranto, ndr). Sono contento che rimangano in Puglia, onestamente però ritengo che la logica è che, se un’impresa crea un’esternalità, la deve ripagare nel posto dove la crea. Questa esternalità avrebbe dovuto e dovrebbe essere compensata a Brindisi, perché c’è un retroporto immenso, c’è una banchina adeguata come Capo Bianco. Bisogna chiedere alla politica di accorciare i tempi e di elidere ogni delirio.
Si poteva pure commissariare Capo Bianco come giustamente aveva chiesto l’onorevole D’Attis, ma non è stato fatto. Ho la fila di investitori interessati a Capo Bianco e ne stanno arrivando altri, ma non faccio i nomi per evitare che fuggano pure questi. Capo Bianco è l’unico futuro di questo porto, come il mercato sta dimostrando. Però l’irrisolutezza, l’indeterminatezza, l’idea di ripensare sempre soluzioni differenti fa fuggire gli investitori. Ora certamente diranno che saranno ‘anche’ interessati a Capo Bianco, ma dire ‘anche’ interessati, tra l’altro quando le pale saranno già collocate qui di fronte, è cosa ben diversa. Io la vedo come una sconfitta collettiva di un territorio che non è stato capace di garantire un investitore e di trattenerlo sullo stesso territorio dove creerà esternalità.
Spero che questa notizia muova qualche coscienza”.